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Autismo, più assistenza nei centri diurni delle Marche

sabato, 22 Marzo 2025
1 minuto di lettura

La Regione Marche rafforza il proprio impegno verso le persone con disturbi dello spettro autistico, potenziando i servizi di assistenza nei centri diurni socio-educativi riabilitativi a valenza socio-sanitaria (SRDis2). Con una delibera recentemente approvata, l’amministrazione regionale ha deciso di confermare e finanziare l’incremento di 10 ore settimanali aggiuntive di assistenza, destinate agli utenti autistici già inseriti in queste strutture. A beneficiarne saranno 65 persone attualmente ospitate in 24 centri dislocati sul territorio marchigiano. La misura, resa possibile grazie a uno stanziamento di 600.000 euro, punta a garantire un supporto più adeguato a una fascia di popolazione che necessita di un’assistenza più intensa e specialistica, rispetto ad altri utenti.
“Confermiamo il nostro impegno a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico – dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini –. Stiamo lavorando per l’inclusione e il supporto: il potenziamento delle ore di assistenza rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di costruzione di una rete di servizi capillare, capace di rispondere concretamente ai bisogni di queste persone e delle loro famiglie”.

Lunga tradizione

L’iniziativa si inserisce nel solco di una lunga tradizione marchigiana sul fronte dell’autismo. La Regione è stata la prima in Italia a dotarsi, nel 2014, di una legge regionale organica (L.R. 25/2014) dedicata ai disturbi dello spettro autistico, promuovendo la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa. Un riconoscimento non solo formale, ma sostanziale, dell’autismo come condizione altamente invalidante, che richiede risposte tempestive e su misura. Il rafforzamento delle ore di assistenza rientra nel più ampio progetto regionale ‘L’Autismo nelle Marche: verso un progetto di vita’, attivo dal 2002, e strutturato in due percorsi: uno rivolto all’età evolutiva, l’altro destinato a giovani e adulti. Proprio per quest’ultima fascia è previsto il potenziamento dell’assistenza nei centri SRDis2, tramite l’impiego di personale formato e qualificato, in grado di accompagnare le persone autistiche in percorsi di socializzazione, autonomia e sviluppo delle capacità individuali.

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