In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura e celebrata oggi, Coldiretti lancia un allarme sulla necessità di arginare il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico. Il fenomeno sta mettendo in serio pericolo l’ambiente, l’economia e la sicurezza delle persone, con quasi un quinto del territorio italiano (18%) classificato come area ad alto rischio di frana e alluvione. Secondo i dati Ispra, su una superficie nazionale di 302.068 km², ben 55.609 km² sono classificati tra le zone a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. In queste aree risiedono quasi tre milioni e mezzo di famiglie, esposte a un pericolo crescente a causa dell’erosione del suolo fertile e della cementificazione selvaggia.
Un’analisi di Coldiretti, basata su dati Ispra, evidenzia che in Italia spariscono due terreni agricoli al giorno, a causa della crescente copertura artificiale del suolo. Il risultato? Negli ultimi 50 anni è scomparsa una superficie agricola pari a 12 milioni di campi da calcio. Questo fenomeno non solo minaccia la produzione agroalimentare del Paese, ma sta portando allo spopolamento delle aree interne e montane, privando il territorio del prezioso presidio garantito dagli agricoltori, che con il loro lavoro assicurano la manutenzione e la protezione dei terreni.
Gli effetti del dissesto
Il consumo indiscriminato di suolo e la mancanza di interventi strutturali per la tutela del territorio aggravano gli effetti del maltempo e dei cambiamenti climatici. Ogni anno, eventi estremi come alluvioni, frane e smottamenti causano danni ingenti a infrastrutture, abitazioni, coltivazioni e vite umane. La perdita di suolo agricolo riduce la capacità del terreno di assorbire l’acqua, aumentando il rischio di inondazioni anche in caso di piogge non eccezionali.
Per affrontare questa emergenza, Coldiretti sottolinea l’importanza di approvare con urgenza la legge sul consumo di suolo, ferma da anni in Parlamento. Questa normativa permetterebbe all’Italia di dotarsi di uno strumento all’avanguardia per la tutela del territorio, introducendo misure concrete per limitare la cementificazione e la costruzione selvaggia, promuovere il recupero e la riqualificazione delle aree urbane dismesse, valorizzare il ruolo degli agricoltori nella gestione sostenibile del paesaggio.