Gli acquisti di prodotti biologici in Italia hanno raggiunto un valore di 6,5 miliardi di euro, registrando un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo conferma la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti sani e sostenibili, ma solleva anche la necessità di garantire trasparenza nei prezzi e una redistribuzione equa del valore lungo la filiera per tutelare gli agricoltori. È quanto emerge dai dati Nomisma, presentati da Coldiretti Bio in occasione della campagna di NaturaSì, una delle principali insegne del biologico in Europa. Il settore bio italiano, infatti, detiene la leadership europea, con ben 84.000 aziende agricole attive, più del doppio di quelle presenti in Germania e un terzo in più rispetto alla Francia.
L’Italia si conferma un’eccellenza nel panorama agroalimentare biologico, con quasi un campo su cinque (19%) coltivato con metodo bio. In alcune regioni, questa percentuale sale addirittura al 25%, permettendo al Paese di raggiungere con sei anni di anticipo gli obiettivi fissati dalla strategia europea Farm to Fork.
Equità e trasparenza nei prezzi
Il settore biologico, oltre a rappresentare un modello di agricoltura sostenibile, gioca un ruolo fondamentale per l’economia agricola italiana. Ma la crescita del settore deve essere accompagnata da politiche che tutelino i produttori, evitando squilibri che possano penalizzare gli agricoltori a favore della grande distribuzione e degli intermediari. “Coldiretti Bio è impegnata per riaffermare con forza il ruolo degli agricoltori anche nelle filiere del biologico” afferma la Presidente Maria Letizia Gardoni. Secondo l’associazione, la trasparenza nei rapporti di filiera è cruciale per garantire da un lato la sostenibilità economica e ambientale delle aziende agricole certificate e, dall’altro, una scelta consapevole per i consumatori, che sempre più spesso prediligono prodotti biologici italiani di qualità.
L’obiettivo è creare un mercato in cui i prezzi riflettano realmente il valore del prodotto e gli agricoltori siano adeguatamente retribuiti per il loro lavoro. In questo contesto, la campagna promossa da NaturaSì si inserisce come un’iniziativa volta a sensibilizzare sia i consumatori che gli operatori della filiera sul valore del bio made in Italy.