martedì, 4 Marzo, 2025
Attualità

Problemi respiratori per il Papa: necessarie due broncoscopie

Il Pontefice affronta nuove difficoltà respiratorie e viene sottoposto a due interventi per liberare le vie aeree

Ieri Papa Francesco ha avuto due episodi di difficoltà respiratoria acuta dovuti all’accumulo di muco nei bronchi, che ha causato un restringimento delle vie aeree (broncospasmo). Per liberare i polmoni dalle secrezioni e migliorare la respirazione, i medici hanno eseguito due broncoscopie, un esame che permette di osservare l’interno dei bronchi e rimuovere il muco in eccesso con un piccolo strumento inserito nelle vie respiratorie.
Nel pomeriggio, il Pontefice ha ripreso a ricevere assistenza con ventilazione meccanica non invasiva, un supporto alla respirazione che non richiede l’intubazione. Nonostante le difficoltà, il Papa è rimasto sempre cosciente, lucido e collaborativo con i medici. La prognosi resta riservata.

La Pontificia Accademia per la Vita affronta le grandi sfide del presente

Sempre ieri, presso la Sala Stampa della Santa Sede, è stata presentata l’Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita, in programma dal 3 al 5 marzo al Centro Conferenze dell’Augustinianum. Il tema di quest’anno, “The End of the World? Crises, Responsibilities, Hopes” (“La fine del mondo? Crisi, responsabilità, speranze”), invita a riflettere sulle grandi emergenze globali e sulle possibili soluzioni.

Alla conferenza stampa hanno partecipato figure di spicco del mondo scientifico e accademico, tra cui Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, la professoressa Katalin Karikó, Premio Nobel per la Medicina 2023, e il fisico Guido Tonelli dell’Università di Pisa. Presenti anche il professor Henk ten Have dell’Anahuac University di Città del Messico e Suor Giustina Holha Holubets, attiva nel supporto alle famiglie con neonati in condizioni critiche.

Il Papa: “Ascoltare la scienza”

In un messaggio rivolto ai partecipanti all’Assemblea, Papa Francesco ha parlato di “policrisi”, un termine che indica la sovrapposizione di diversi problemi globali, come guerre, crisi climatiche, difficoltà energetiche, pandemie e fenomeni migratori. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di non restare fermi di fronte a queste sfide e di affidarsi alla conoscenza scientifica per trovare soluzioni.
Secondo il Papa, è necessario “esaminare con attenzione la nostra visione del mondo” e superare le resistenze al cambiamento, sia a livello personale che collettivo. Ha poi ricordato come, durante la pandemia da Covid-19, si sia persa l’occasione di “trasformare le coscienze e le pratiche sociali”, preferendo tornare rapidamente alla normalità senza un vero cambiamento.
Francesco ha anche parlato dell’importanza di ascoltare la scienza, che offre una comprensione sempre più dinamica della natura e dell’universo. Ha citato il gesuita e scienziato Teilhard de Chardin, che già nel secolo scorso cercò di conciliare fede e scienza, mettendo al centro l’interdipendenza tra tutte le forme di vita.

Una speranza per il futuro

Il Papa ha poi affrontato il tema della speranza, definendola un elemento fondamentale per affrontare le sfide del presente. “Non significa aspettare passivamente, ma tendere con slancio verso una vita più vera”, ha dichiarato. Ha anche ribadito l’importanza della dimensione comunitaria della speranza, che non può essere vissuta da soli, ma si realizza all’interno di una società.
In questo contesto, ha espresso preoccupazione per l’indebolimento delle organizzazioni internazionali, spesso ostacolate da interessi politici ed economici di breve termine. Tuttavia, ha invitato a lavorare per rafforzare questi organismi, affinché possano garantire la difesa dei diritti umani e la lotta contro la povertà a livello globale.

“Migranti, missionari di speranza”: il tema della Giornata del Migrante e del Rifugiato. Papa Francesco ha scelto il tema “Migranti, missionari di speranza” per la 111ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che quest’anno si terrà il 4 e 5 ottobre, in occasione del Giubileo del Migrante e del Mondo Missionario.
Nel suo messaggio, il Papa ha sottolineato come i migranti, nonostante le difficoltà, siano portatori di speranza e testimoni della ricerca di un futuro migliore. “Essi ricordano alla Chiesa il fine ultimo del pellegrinaggio terreno”, ha affermato, sottolineando il loro contributo alla vita delle comunità che li accolgono.
La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato sarà un’occasione per riflettere sulla dignità di chi è costretto a lasciare la propria terra e per promuovere un’accoglienza basata sulla solidarietà e sul rispetto reciproco.

Parolin incontra il Presidente della Lituania

Ieri mattina, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica di Lituania, Gitanas Nausėda. Il capo di Stato lituano era accompagnato da Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Durante l’incontro, che si è svolto in Segreteria di Stato, è stato ribadito il forte legame tra la Lituania e la Santa Sede, con un riconoscimento del ruolo positivo della fede cristiana nella società lituana. I colloqui hanno toccato anche questioni internazionali, con un’attenzione particolare alla guerra in Ucraina e alle prospettive di pace nella regione.

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