Le condizioni cliniche del Papa si mantengono stabili, con il Pontefice che non necessita di ventilazione meccanica e continua a ricevere ossigenoterapia ad alti flussi. Il Santo Padre è apiretico e non mostra segni di peggioramento, ma il quadro clinico rimane complesso e la prognosi riservata. È quanto emerge dal bollettino medico diffuso nel tardo pomeriggio di ieri dalla Sala Stampa Vaticana, che conferma il graduale miglioramento delle sue condizioni dopo il ricovero del 14 febbraio a causa di una polmonite bilaterale.
Dunque anche ieri, per la terza domenica consecutiva, Francesco ha inviato il testo scritto dell’Angelus, affidando ai fedeli un messaggio di speranza e di impegno per la pace: “Da qui la guerra appare ancora più assurda”, ha scritto, evidenziando come la sofferenza vissuta in prima persona lo abbia avvicinato ancora di più al dolore di chi è colpito dai conflitti. Bergoglio ha dichiarato di pregare soprattutto per la pace, sottolineando la necessità di trovare una soluzione diplomatica ai conflitti che insanguinano il mondo. Il riferimento non è solo alla guerra in Ucraina, ma anche ai tanti altri teatri di guerra dimenticati, come il Medio Oriente, il Myanmar, il Sudan e il Kivu. La sua riflessione arriva dopo la recente escalation di tensioni tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, il cui scontro pubblico ha creato nuove incertezze sulla posizione degli Stati Uniti nel conflitto.
L’incontro con Parolin e Peña Parra
Intanto sempre ieri Il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, e il sostituto per gli Affari Generali, l’arcivescovo Edgar Peña Parra, hanno fatto visita al Santo Padre. Durante il colloquio, il Vescovo di roma ha aggiornato i suoi più stretti collaboratori sulle sue condizioni e ha discusso delle questioni diplomatiche più urgenti. Secondo quanto trapelato, il Santo Padre è in grado di muoversi e di sedersi in poltrona, segno di un lento miglioramento, nonostante il monitoraggio medico costante. Nel colloquio con i suoi più stretti collaboratori, Bergoglio ha condiviso anche la sua riflessione spirituale, definendo questo periodo di sofferenza come “una benedizione” che gli permette di vivere in comunione con chi soffre.
L’assenza del Papa
Nonostante le rassicurazioni sul suo stato di salute, l’assenza prolungata del Pontefice ha generato timori e speculazioni. Da un lato, la comunità di fedeli continua a riunirsi in preghiera davanti al Policlinico Gemelli, dimostrando la propria vicinanza al Santo Padre. Dall’altro, il vuoto lasciato da Bergoglio ha dato spazio a teorie complottiste, che alimentano l’idea di un aggravamento non dichiarato della sua condizione. Alcuni ipotizzano persino che il Vaticano stia preparando l’annuncio di un peggioramento delle condizioni del Papa, ma le fonti ufficiali respingono con forza tali insinuazioni.