Tutto come ampiamento previsto e anticipato: all’interno del Consiglio dei Ministri di ieri mattina è arrivato il via libera al tanto atteso Decreto Bollette, nato con l’intenzione di dare una mano alle persone più in difficoltà. Ma non sono mancati gli attacchi delle opposizioni, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle e di Carlo Calenda. Per la cronaca, nel corso del Cdm in quel di Palazzo Chigi è arrivato l’ok alla Legge Delega sul nucleare sostenibile,
Andando con ordine, è stato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha spiegare, tramite un videomessaggio, i contenuti del Dl Bollette approvato dal Cdm: “Parliamo di circa 1,6 miliardi per le famiglie e di 1,4 miliardi per le imprese. Con questo intervento, le famiglie con un reddito Isee fino a 25mila euro potranno contare su un sostegno di circa 200 euro, che salirà a 500 euro per chi ha già i requisiti per il bonus sociale”. Anche le piccole e medie imprese beneficeranno del provvedimento, grazie a un taglio degli oneri di sistema che garantirà una riduzione del 20% sulle bollette.
Oltre al sostegno economico immediato, il Primo Ministro ha ribadito l’impegno del governo per garantire trasparenza nei costi dell’energia: “Abbiamo imposto ai gestori obblighi di chiarezza sulle bollette e rinunceremo all’Iva sugli eccessi di costo per ridurre ulteriormente l’impatto sulle famiglie”.
“L’Italia è pronta per il futuro”

Come anticipato, parallelamente agli aiuti immediati, il governo ha approvato anche la Legge Delega sul nucleare sostenibile. Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha spiegato il valore strategico della scelta: “Con il nucleare di nuova generazione, insieme alle rinnovabili, saremo in grado di raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione, garantendo la sicurezza energetica del Paese”. Il provvedimento punta a disciplinare l’intero ciclo di vita del nuovo nucleare, dalla sperimentazione alla costruzione di nuovi moduli, fino alla gestione di rifiuti e combustibile esaurito: “Dobbiamo garantire alle future generazioni energia più pulita, economica e sicura. Con questa legge deleghiamo al Parlamento una scelta strategica per il Paese”, le parole del Ministro. La delega prevede che il governo adotti decreti legislativi entro 12 mesi per regolamentare la produzione di energia con nuove tecnologie modulari; lo smantellamento delle vecchie centrali; la gestione dei rifiuti radioattivi; gli investimenti in ricerca e sviluppo per l’energia da fusione; la creazione di un’Autorità indipendente per sicurezza e controllo.
Meloni ha ribadito la necessità di queste scelte strategiche: “Il governo non si ferma agli interventi emergenziali, ma punta a costruire un sistema energetico indipendente, sicuro e competitivo”.
Le critiche dell’opposizione
Il Decreto Bollette e la Delega sul Nucleare hanno suscitato forti critiche da parte delle opposizioni. Il Movimento 5 Stelle ha definito il bonus per le bollette “una paghetta”, considerandolo insufficiente rispetto agli aumenti subiti dalle famiglie: “Si pensa al nucleare, ma non si investe sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica”, hanno dichiarato i parlamentari del M5S. Anche Matteo Renzi ha criticato il governo per il ritardo nell’approvazione del provvedimento, mentre Carlo Calenda ha parlato di un “intervento debole e non strutturale”. Ma il leader di Azione ha espresso parere favorevole sul ritorno al nucleare: “È un primo passo nella giusta direzione”.