Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe, il massimo esponente della sicurezza del Cremlino, Sergei Shoigu, è arrivato a Pechino, venerdì, per una visita lampo finalizzata a incontrare i massimi leader cinesi. L’agenzia TASS ha riferito che, durante questa visita della durata di un solo giorno, Shoigu incontrerà il presidente cinese Xi Jinping e il ministro degli Esteri Wang Yi. Il viaggio si colloca a poca distanza dall’incontro tra Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin, durante il quale il leader cinese ha elogiato gli “sforzi costruttivi di Mosca per disinnescare” la crisi in Ucraina. Negli ultimi anni, i legami tra Mosca e Pechino si sono rafforzati sia sul fronte militare che commerciale, in particolare dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Tuttavia, Pechino mantiene ufficialmente una posizione di neutralità, pur continuando a essere un partner politico ed economico cruciale per la Russia. La Cina non ha mai condannato apertamente le azioni russe, attirandosi critiche da parte di alcuni membri della NATO, che l’hanno definita un “facilitatore” del conflitto. Shoigu, ex ministro della Difesa russo e attuale segretario del Consiglio di sicurezza, ha recentemente tenuto incontri di rilievo anche in altre nazioni asiatiche. Giovedì è stato a Kuala Lumpur, dove ha dialogato con il primo ministro malese Anwar Ibrahim. La sua agenda internazionale lo ha portato anche in Indonesia, dove ha incontrato a Giacarta il presidente indonesiano Prabowo Subianto e il ministro della Difesa Sjafrie Sjamsoeddin. Considerato una figura centrale nelle decisioni che hanno portato all’invio delle truppe russe in Ucraina nel 2022, Shoigu rimane un protagonista di spicco nella strategia geopolitica di Mosca.