Riassegnato ad altro ruolo Caleb Vitello, direttore ad interim dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal (WSJ), l’amministrazione Trump avrebbe preso questa decisione a causa dell’insoddisfazione per il ritmo ritenuto insufficiente delle deportazioni dei migranti. Pare che l’amministrazione avesse esercitato pressioni sull’ICE per aumentare il numero di arresti giornalieri, fissando un obiettivo di 75 arresti al giorno, corrispondenti a circa 1.500 arresti su scala nazionale. Tuttavia, tali obiettivi non sarebbero stati raggiunti. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha confermato, venerdì, che Vitello “non ricopre più un ruolo amministrativo”, pur mantenendo la responsabilità di supervisionare tutte le operazioni sul campo. Al momento, non è ancora stato chiarito chi assumerà il ruolo di direttore ad interim dell’ICE. Secondo quanto riportato dal WSJ, Trump prevede di annunciare a breve il successore di Vitello e di rafforzare la struttura dirigenziale dell’agenzia per migliorare l’efficienza delle operazioni. “Pur non ricoprendo più un incarico amministrativo – ha dichiarato un portavoce del Dipartimento per la Sicurezza Interna, riferendosi al ruolo attuale di Vitello – continua a supervisionare direttamente tutte le attività operative sul campo e le iniziative di contrasto, inclusi ricerca, arresto ed espulsione degli immigrati irregolari, un aspetto che rimane una delle massime priorità sia del Presidente che del Segretario Noem”. Vitello era stato nominato da Trump come direttore ad interim dell’ICE. Prima di assumere questa posizione, aveva svolto il ruolo di direttore per l’Interior Enforcement presso il Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca. Inoltre, aveva ricoperto la carica di capo unità e vicedirettore assistente del National Fugitive Operations Program, consolidando la sua esperienza nel settore delle operazioni di contrasto e sicurezza.
