giovedì, 20 Febbraio, 2025
Agroalimentare

Coldiretti, etichette contro il vino. Prandini: un errore della Commissione europea, una scelta ideologica e dannosa

Stati generali sulla vitivinicola. Forti preoccupazioni per 240 mila produttori

Dalle preoccupazioni allo scontro in attesa che l’Unione europea allenti la presa sul vino e sulla scelta di indicarne una sua pericolosità come bevanda alcolico. Gli Stati Generali del vino sono scesi in campo in difesa della vitivinicoltura italiana mentre la Coldiretti sottolinea il suo forte disappunto.
“Ribadiamo la nostra preoccupazione per quanto riguarda la follia tutta ideologica delle etichette allarmistiche sul vino”, attacca il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, “che rischiano di danneggiare un settore fondamentale per l’agricoltura europea e veicolo di cultura nel mondo. Sono scelte senza fondamento scientifico, che non distinguono tra consumo consapevole e abuso”.

Settore con 240 mila viticoltori

Il leader di Coldiretti rivela che sono in corso trattative, “Abbiamo avuto rassicurazioni dal Commissario all’agricoltura Hansen circa l’impegno nella difesa di un settore che in Italia conta 240mila viticoltori che offrono opportunità di lavoro lungo la filiera per 1,3 milioni di occupati. Ora ci aspettiamo che si lavori in questa direzione anche per evitare forme ingiustificate e penalizzanti di tassazione”.

Lettera alla presidente Von der Leyen

Nei giorni scorsi Coldiretti e Filiera Italia avevano scritto anche una lettera al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ai commissari alla Coesione e riforme, Raffaele Fitto, all’Agricoltura Cristophe Hansen e alla Salute Olivér Várhelyi per respingere “l’inaccettabile proposta” – contenuta nel Documento di lavoro dei servizi della Commissione (Staff Working Document) –
dell’esecutivo comunitario di apporre delle scritte sulle bottiglie per scoraggiare i consumi, oltre ad aumentare la tassazione.

I ritardi dell’Unione

“Non è certamente l’Europa che vogliamo né quella che vogliono le imprese agricole e i consumatori italiani”, osserva il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, “continuano ad essere fatte scelte prive di fondamento scientifico, dalle etichette allarmistiche al Nutriscore che spinge gli alimenti ultra formulati, questi sì dannosi per la salute”.
Non è ipotizzibile, fanno presente all’unisono Coldiretti e Filiera Italia accettare una forma di etichettatura che penalizzi un settore come il vino che invece l’Unione Europea dovrebbe promuovere, mentre si rimanda da anni un provvedimento fondamentale per la trasparenza e la salute come l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti.

La protesta in piazza

“Ci opporremo con forza a ogni proposta che miri a penalizzare un settore così importante come quello del vino”, rimarca Luigi Scordamaglia Amministratore Delegato di Filiera Italia, “la proposta della commissione lascerebbe pensare che non ci voglia davvero essere una reale tutela del mondo agricolo. Ci auguriamo che non sia così”
concludono Coldiretti e Filiera Italia, “come già annunciato, sono pronte e scendere in piazza e chiedono che la Commissione Europea elimini dal proprio documento di lavoro e non includa nel futuro Piano europeo di lotta contro il cancro, l’introduzione di etichette sanitarie allarmistiche e fuorvianti come anche l’ipotesi di nuove tassazioni ingiustificate sul vino”.

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