venerdì, 21 Febbraio, 2025
Esteri

Ucraina e negoziati America-Russia. Il Cremlino: “Il ruolo rivendicato dall’Europa? Ne parlino con Trump”

Il segretario di Stato Varicano, Parolin: si deve arrivare ad una pace solida, duratura e giusta

“Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso di una partecipazione degli europei alle trattative sull’Ucraina, e se vogliono un ruolo, i Paesi della Ue farebbero meglio a parlarne con il presidente americano. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Le questioni europee non sono state in alcun modo affrontate nella conversazione di ieri” e “gli europei dovranno probabilmente parlare con Washington per chiedere un posto” al tavolo delle trattative, ha affermato Peskov in un’intervista alla televisione di Stato ripresa dall’agenzia Tass.

Pace solida e duratura

“Il conflitto in Ucraina, ci sono tanti spiragli. Speriamo si concretizzino. Si deve arrivare ad una pace solida, duratura e giusta. Che tenga conto di tutti gli attori in campo e dei principi del diritto internazionale. Non sembra si vada verso questa direzione? Questo è l’auspicio”. Lo dice il segretario di Stato Varicano, cardinale Pietro Parolin al termine della cerimonia per l’anniversario dei Patti Lateranensi nella sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede.

Possibile vertice in Arabia Saudita

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin, definendola “una buona conversazione” e aggiungendo che pensa di incontrare “in futuro” il presidente russo, probabilmente in Arabia Saudita. Nella conversazione telefonica, i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, hanno “concordato che i rispettivi team inizino immediatamente i negoziati” per porre fine alla guerra in Ucraina, ha dichiarato Trump su Truth, spiegando di vedere “una possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra”.

Solo dopo Trump ha chiamato Zelensky, che ha scritto su X: “Abbiamo discusso di molti aspetti, diplomatici, militari ed economici, e il presidente Trump mi ha informato di ciò che Putin gli ha detto. Crediamo che la forza dell’America, insieme all’Ucraina e a tutti i nostri partner, sia sufficiente a spingere la Russia verso la pace”. E conclude: “Apprezzo il suo genuino interesse per come possiamo realizzare insieme una vera pace”. Ma il presidente degli Stati Uniti concorda con il segretario alla Difesa Pete Hegseth, e con Putin: non è “praticabile” per l’Ucraina entrare nella Nato. “Credo che molto prima del presidente Putin (i russi) abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere, è una questione che va avanti da molti, molti anni. Da molto tempo dicono che l’Ucraina non deve entrare nella Nato, e a me va bene così”, ha detto Trump rispondendo ai cronisti nello studio ovale.

Putin “una grande vittoria”

Per questo, scrive il New York Times, la telefonata segna un “punto di svolta” per Putin: il presidente americano ha di fatto certificato la visione del mondo di Putin, ovvero che la Russia e gli Stati Uniti sono due grandi nazioni che dovrebbero negoziare direttamente il destino dell’Ucraina. Giovedì infatti il Cremlino ha dichiarato di essere impressionato dalla posizione di Trump sulla fine della guerra in Ucraina e che sono in corso i preparativi per un incontro tra Trump e Putin. Secondo gli osservatori, non è comunque ancora detto che Putin posa ottenere tutto ciò che vuole. Trump infatti è concentrato nella fine della guerra, mentre il leader russo vuole un accordo più ampio che allontani la Nato e consenta alla Russia di reclamare una sfera di influenza in Europa.

Zelensky e Ue: senza di noi nessun accordo

Da parte sua il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato giovedì che l’Ucraina non accetterà alcun accordo bilaterale in sua assenza e ha chiesto che anche l’Europa abbia un posto al tavolo dei negoziati per la fine della guerra. “Oggi è importante che tutto non vada secondo il piano del (presidente russo Vladimir) Putin, che vuole fare di tutto per rendere i suoi negoziati bilaterali (con gli Stati Uniti)”, ha dichiarato Zelensky ai giornalisti. L’Ue, intanto, conferma che sosterrà l’ucraina, perché “La pace in Ucraina e la sicurezza dell’Europa sono inseparabili, la pace non può essere un semplice cessate il fuoco. La Russia non deve più essere una minaccia per l’#Ucraina, per l’Europa, per la sicurezza internazionale”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo António Costa: “Non ci saranno negoziati credibili e di successo, nessuna pace duratura, senza l’Ucraina e senza l’UE”. E anche l’Alto rappresentante Ue alla Nato, Kaja Kallas, ha dichiarato: che “qualsiasi soluzione rapida sull’Ucraina è un affare sporco che abbiamo già visto in passato, ad esempio a Minsk, e semplicemente non funzionerà. Non fermerà le uccisioni, la guerra continuerà. Se facciamo un paragone, possiamo fare un parallelo con il 1938: non è una buona tattica di negoziazione se si dà via tutto prima ancora che le discussioni siano iniziate. È appeasement, e non funziona”.

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