Nel 2023, Javier Milei, economista ed ex opinionista, ha vinto in modo inaspettato le elezioni argentine, guadagnando in seguito consensi grazie alle sue politiche economiche che hanno ridotto il deficit, stimolato i mercati e diminuito l’inflazione. Tuttavia, le sue posizioni sociali conservatrici appaiono controverse in un paese noto per le sue riforme liberali. È noto per il suo antifemminismo, l’opposizione all’aborto e la critica all’agenda “woke”. Durante un intervento a Davos, ha citato un caso di abuso da parte di una coppia gay, definendo l’ideologia di genere come un abuso sui minori. Le organizzazioni per i diritti umani vedono queste affermazioni come un attacco alle comunità LGBTQ e femministe. Nonostante i suoi successi economici, molti argentini criticano le sue idee sociali. Il governo sta considerando una nuova legge sull’uguaglianza, che eliminerebbe il termine “femminicidio” dal codice penale. Nonostante le proteste, Milei gode del supporto del 50% della popolazione, ma solo il 40% è d’accordo con le sue opinioni sull’omosessualità. Alleato di Trump, sostiene che le leggi di genere compromettono libertà ed equità. Sebbene l’Argentina abbia avanzato nei diritti di genere e nel matrimonio egualitario, Milei ha chiuso diverse agenzie per tagliare i costi. María Rachid, presidente della Federazione LGBT, avverte che il discorso del presidente alimenta la violenza. “Abbiamo registrato un aumento della violenza e dell’odio”, ha detto. Il governo afferma che i femminicidi sono diminuiti, ma le associazioni femminili contestano. Molti ritengono che Milei dovrebbe focalizzarsi su economia e povertà, anziché sui diritti sociali. “Sul piano sociale, è un passo indietro – ha commentato Alberto Nigro, statistico di 65 anni – Abbiamo priorità più importanti.”