sabato, 22 Febbraio, 2025
Teatro

Toni Servillo racconta “tre modi per non morire”

Grande successo al Teatro Argentina con Baudelaire, Dante, i Greci

“Oh sera, amabile sera, desiderata da colui le cui braccia possono dire, senza mentire, ‘oggi abbiamo lavorato’. È la sera che allevia gli spiriti divorati da un dolore selvaggio”. Con queste parole Toni Servillo apre la scena di “Tre modi per non morire – Baudelaire, Dante, i Greci”, sul palcoscenico del Teatro Argentina fino al 19 gennaio. Attore di grande maestria e versatilità, Toni Servillo prende le mosse dai testi dello scrittore e traduttore Giuseppe Montesano, per condurci in un viaggio in tre tappe attraverso l’incanto, la bellezza e la vitalità delle parole dei più grandi autori senza tempo. È un cammino a ritroso nel tempo quello che prende vita attraverso la voce e il corpo dell’attore, sono sul palcoscenico, ma abitato dalla pluralità di tormenti dell’uomo contemporaneo, sempre più distante da sé stesso e dalla dimensione poetica che alcuni grandi della lirica letteraria hanno offerto come soluzione alla morte, come fonte per nutrire la vita. Baudelaire, Dante e i Greci.

Ai Greci dobbiamo la nascita del teatro, spazio di rappresentazione delle passioni e della natura, lente di ingrandimento per conoscere la vita e specchio nel quale incontrare se stessi: «il teatro di Tre modi per non morire è una via per ritrovare quelle parole che un attore dice con tutto il suo corpo e la sua mente per nutrire la sua e la nostra interiorità – commenta Toni Servillo – Siamo inquieti, impoveriti, spaventati, e tutti sentiamo che ci manca qualcosa di cui avremmo un disperato bisogno: ci manca l’amore, ci manca la vita. E allora non ci resta altro da fare che cercare di diventare vivi».

La prima parte dello spettacolo è incentrata sul poeta cronologicamente più vicino a noi, Baudelaire. Con Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte? Servillo ci racconta come la bellezza combatte contro la depressione e l’ingiustizia.

Toni Servillo - foto ®MasiarPasquali
Toni Servillo – foto ®MasiarPasquali

Al centro del viaggio, Servillo sembra cercare la luce in mezzo al buio, come in un dantesco purgatorio. È, infatti, Dante il secondo poeta che ci indica la rotta verso la luce in Le voci di Dante, che racconta come la poesia si trasforma in romanzo e salvezza. “Il suo viaggiatore è nostro contemporaneo. Per me non c’è ritorno, per me non c’è casa, solo andare, andare, senza fine. Sempre via di qui verso il nuovo” recita Servillo, con una dolenza che si spande in un’estensione vocale che si fa quasi coro. Sono parole che scuotono il pubblico, che risponde con applausi a scena aperta.

Il Greci in ll fuoco sapiente che, attraverso le parole di Servillo, ci mostrano quanto siamo lontani dalla luce. “Quando parliamo di bellezza, parliamo solo di merci, di lussi. Quando parliamo d’amore è la solita minestra riscaldata. Stiamo dimenticando la scintilla della bellezza, che, attraverso il pensiero, ci conduce al bene. Nel mondo noi sacrifichiamo l’anima e il pensiero al totem elettronico che ci strangola”. Queste parole che Servillo modula, ora parlandoci accanto, da compagno di naufragio, ora facendole cadere come lame dall’alto, ci vengono a dire che “le nostre catene siamo diventati noi stessi”.

In occasione del debutto dello spettacolo il Teatro Argentina scopre al pubblico la platea rinnovata: «Con Tre modi per non morire annunciamo con grande soddisfazione l’inaugurazione della nuova platea del Teatro Argentina, un intervento che restituisce a questo luogo storico un’anima tutta rinnovata – commentano insieme il Presidente Francesco Siciliano e il Direttore artistico Luca De Fusco – Le nuove poltrone, più comode e funzionali, offriranno agli spettatori un’esperienza di visione ancora più coinvolgente e accogliente. Questo intervento di rinnovamento migliora la fruizione degli spettacoli, ma rappresenta da subito un impegno concreto verso la storia e il futuro del Teatro di Roma: un impegno a preservare e valorizzare un patrimonio che appartiene a tutti noi. Il teatro è un bene comune. E siamo orgogliosi di contribuire a renderlo ancora più accogliente e vivo».

Tre modi per non morire, è stato certamente lo spettacolo più consono per accogliere il pubblico nelle nuove poltrone, perché è uno momento teatrale che scuote, provoca, mette di fronte alla precarietà della condizione umana. Bisogna essere ben saldi per osservare il vuoto.

Tre modi per non morire, con Toni Servillo sarà a Madrid | 23 – 26 gennaio 2025, Teatro de la Commedia.
Tre modi per non morire
Baudelaire, Dante, i Greci
Di Giuseppe Montesano
Con Toni Servillo
Luci Claudio De Pace
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

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