Emesso, sabato sera, un avviso di tsunami per Porto Rico e le isole circostanti, a seguito di un potente terremoto tra l’Honduras e le Isole Cayman nel Mar dei Caraibi. Il terremoto, con magnitudo preliminare di 7,6, ha spinto le autorità a segnalare possibili variazioni del livello del mare e forti correnti oceaniche. L’US Geological Survey (USGS) ha riferito che non sono stati registrati danni immediati. L’epicentro si trovava oltre 100 miglia a sud-ovest di George Town, nelle Isole Cayman. Il National Tsunami Warning Center (NTWC) USA ha confermato che il maggiore innalzamento del livello del mare è stato registrato su un’isola messicana vicino alla costa dello Yucatán. A Isla Mujeres, un aumento di 3 cm del livello del mare è stato classificato come tsunami dall’NTWC, anche se può sembrare minimo. L’USGS ha indicato che leggere scosse potrebbero essere state percepite nei Caraibi, dalla penisola dello Yucatán al Nicaragua e Honduras, fino alla costa meridionale di Cuba. Le agenzie di gestione delle emergenze in America Centrale e nei Caraibi non hanno riportato feriti nelle ore successive al terremoto. La faglia vicino alle isole, nota come Cayman Trough, segna il confine tra la placca tettonica nordamericana e quella caraibica. Gli tsunami nei Caraibi sono rari poiché le faglie non sollevano grandi quantità d’acqua. L’Università delle Indie Occidentali riporta che solo dieci tsunami di rilievo sono stati causati da terremoti negli ultimi 500 anni. Nel 2021, un terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito il sud di Haiti, provocando gravi danni alle infrastrutture, sebbene Port-au-Prince sia stata in gran parte risparmiata. Nel 2010, un terremoto di magnitudo 7,0 ha devastato Haiti, con oltre 200.000 vittime. Nel 2020, un terremoto di magnitudo 7,7 al largo della Giamaica ha causato scosse avvertite dall’America Centrale alla Florida meridionale, senza danni gravi segnalati.
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