Alla Bit di Milano, dal 9 all’11 febbraio, la Fondazione per la sSostenibilità digitale presenta il rapporto ‘Sustainable Tourism’, che analizza il ruolo delle tecnologie digitali nella promozione di un turismo più sostenibile. La ricerca, basata sull’indice DiSITM, evidenzia come il digitale possa migliorare l’esperienza turistica e ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico del settore. Secondo il Presidente della Fondazione, Stefano Epifani, la digitalizzazione rappresenta un’opportunità strategica per incentivare scelte di viaggio più consapevoli. In Italia, il turismo incide per l’11% del PIL e impiega il 12% della forza lavoro, con una crescita della spesa turistica stimata a 110 miliardi di euro nel 2024. Ma l’aumento della domanda è trainato soprattutto dai visitatori stranieri, mentre il turismo interno segna un calo.
Il 70,8% degli italiani utilizza strumenti digitali per prenotare viaggi, con picchi dell’80,4% tra i più giovani (16-17 anni). Il 64,4% degli intervistati ritiene che tecnologie come l’Intelligenza Artificiale miglioreranno ulteriormente l’esperienza turistica nei prossimi mesi. Inoltre, il 64,6% ritiene che il digitale possa contrastare il sovraffollamento delle mete più gettonate, favorendo la scoperta di destinazioni alternative e il supporto agli operatori locali.
Turismo green
L’81,4% degli utenti digitalizzati e sensibili alla sostenibilità sostiene che le app di prenotazione aiutano a diversificare le destinazioni. Tuttavia, la percezione cambia tra i meno esperti digitalmente, che vedono tali strumenti come un vantaggio per i grandi operatori turistici. Il 67,5% degli italiani predilige strutture green, ma solo a parità di prezzo; tra i giovani (16-24 anni), il 61,2% è disposto a pagare di più per viaggi sostenibili. Le app di prenotazione di hotel e ristoranti sono usate dal 67,5% degli utenti digitalizzati, mentre solo il 19% sfrutta piattaforme focalizzate sulla sostenibilità. Le applicazioni per il monitoraggio della sicurezza sociale sono particolarmente diffuse tra i giovani laureati, mentre il 26,6% usa app per la prenotazione di musei e il 21% quelle che migliorano l’esperienza culturale.
Epifani conclude sottolineando la necessità di un maggiore impegno istituzionale per digitalizzare le mete turistiche e promuovere la sostenibilità come leva di crescita economica e sociale.