domenica, 2 Febbraio, 2025
Esteri

Hamas libera tre ostaggi, in cambio Israele rilascia 183 palestinesi

Cinque paesi arabi ribadiscono: no a deportazione palestinesi. Carabinieri a Rafah, via alla missione EUBAM

“Benvenuti a casa”. Così il primo ministro Benjamin Netanyahu ha commentato su X il ritorno dei tre ostaggi liberati ieri da Hamas nel corso del quarto scambio della prima fase dell’accordo sul cessate il fuoco siglato il 19 gennaio scorso. “Mia moglie e io, insieme a tutti i cittadini di Israele e a molti in tutto il mondo, vi abbracciamo. Continueremo ad agire per riportarli tutti a casa”, ha scritto. I primi due, Ofer Calderon e Yarden Bibas, sono stati rilasciati ieri nella città meridionale di Khan Younis, mentre l’israeliano-americano Keith Siegel è stato consegnato al porto di Gaza City. Stavolta Hamas ha organizzato una scena controllata, a differenza di giovedì quando durante la liberazione di Gadi Moses, Arbel Yehud e dei cinque cittadini thailandesi una folla di civili ha pressato i rapiti da vicino creando una situazione caotica. Il movimento integralista islamico ha comunque allestito palchi in entrambi i luoghi, con tanto di show mediatico, fotografie e certificati.

In cambio Israele ha iniziato il rilascio dei 183 detenuti palestinesi tra cui decine che stanno scontando pene lunghe o ergastoli, e 111 persone della Striscia di Gaza che sono state arrestate dopo il 7 ottobre 2023 senza accusa nè processo. Un convoglio è partito dalla prigione militare di Ofer con circa 32 prigionieri alla volta di Ramallah. Circa altri 150 detenuti sono stati inviati a Gaza o espulsi. Secondo le autorità palestinesi, saranno rilasciati in totale 183 prigionieri palestinesi,

Cinque paesi arabi vs. Trump

Ieri il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso ottimismo sul fatto che Egitto e Giordania accoglieranno i palestinesi dalla Striscia di Gaza. “Penso – ha ribaditorispondendo ai giornalisti – che prenderanno gente da Gaza”.Invece il giorno stesso, Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno respinto, di nuovo, l’ipotesi di una deportazione di palestinesi fuori da Gaza. Rappresentanti dei cinque paesi si sono riuniti ieri al Cairo approvando una dichiarazione congiunta in cui assicurano il loro “pieno e continuo sostegno alla determinazione del popolo palestinese nel rimanere sulla propria terra”. Si sono dichiarati pronti, tuttavia, a lavorare insieme su una soluzione a due Stati.

Carabinieri al valico di Rafah

Intanto i Carabinieri inviati dall’Italia hanno raggiunto il valico di Rafah per partecipare alla European Union Border Assistance Mission (EUBAM), avviata dall’Unione Europea su richiesta di Israele e dell’Autorità Palestinese, con il pieno sostegno dell’Egitto. I militari italiani stanno operando in un contesto di emergenza umanitaria inquadrati nella Forza di Gendarmeria Europea (EUROGENDFOR) a supporto della missione. Il loro compito è di coordinare e facilitare il transito tra la Striscia di Gaza e l’Egitto dei feriti e malati palestinesi, fino a un massimo di 300 al giorno, garantendo loro assistenza e protezione. Nei giorni scorsi, la Difesa, attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze, ha coordinato il trasferimento a Rafah dei Carabinieri e dei militari della Guardia Civil spagnola e della Gendarmerie francese (venti in tutto), parte della forza internazionale. EUBAM Rafah è una misura concreta per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella striscia di Gaza. L’Italia ha prontamente supportato l’iniziativa, confermando la vicinanza e la solidarietà nei confronti della popolazione in difficoltà, duramente provata dal recente conflitto, in linea con i valori fondamentali del diritto umanitario.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Il parlamento tedesco respinge la legge sull’immigrazione proposta da CDU e AFD

Paolo Fruncillo

Da oggi i dazi del Presidente Trump per Canada, Messico e Cina

Stefano Ghionni

Ambulanza aerea si schianta a Philadelphia

Chiara Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.