giovedì, 13 Marzo, 2025
Esteri

Rilascio degli ostaggi israeliani tra calca e miliziani armati, ira d’Israele

Calca intorno agli ostaggi rilasciati vicino alla casa di Sinwar, tutt'intorno miliziani armati. Netanyahu: "Crudeltà" e rimanda il rilascio dei palestinesi.

Hamas ha rilasciato ieri a Khan Younis 8 ostaggi: 3 israeliani e 5 thailandesi. Due erano ampiamente previsti: la 29enne Arbel Yehud, la soldatessa 20enne Agam Berger. Il terzo nome è quello dell’80enne Gadi Moses. Sabato salvo imprevisti verranno rilasciati altri tre ostaggi, tutti uomini. In cambio, Tel Aviv ha liberato 110 detenuti palestinesi, fra cui trenta minorenni. Ma il loro rilascio è stato ritardato da Israele, che ha subito inviato ai mediatori del Qatar un messaggio furibondo, quando sono circolate le immagini rilanciate dalle tv che mostrano la ressa di miliziani e civili intorno al convoglio, tanti arrampicati sugli edifici bombardati e pericolosamente in bilico, urla, fischi. Ovunque le bandiere verdi di Hamas e nere della Jihad islamica. La scelta stessa del luogo del rilascio, deciso da Hamas, è fortemente simbolico: Khan Younis nel sud di Gaza, vicino alle macerie della casa di Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso in ottobre dall’ Idf. Dopo più di venti minuti nella ressa, finalmente gli ostaggi Arbel Yehud e Gadi Moses sono usciti dai veicoli della jihad islamica palestinese.

Netanyahu: “Immagini sconvolgenti, è crudeltà”

“Vedo con grande gravità le immagini sconvolgenti durante il rilascio dei nostri rapiti. Questa è un’ulteriore prova della crudeltà impensabile dell’organizzazione terroristica Hamas. Esigo che i mediatori assicurino che immagini simili non si ripetano e garantiscano la sicurezza degli ostaggi. Chiunque osi fare del male ai nostri rapiti, avrà la sua punizione”. Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. per questo “il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Israel Katz hanno ordinato di posticipare il rilascio dei terroristi palestinesi previsto per oggi fino a quando non sarà garantita una sicura liberazione degli ostaggi nelle prossime fasi. Israele chiede agli intermediari di ottenere questa assicurazione”.

Ben-Gvir: palestinesi “mostri umani”

Da parte sua l’ex ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir sul suo canale Telegram ne approfitta per attaccare il governo: “Siamo felici ed emozionati per il ritorno dei nostri amati Agam, Arbel e Gadi, ma le immagini orribili da Gaza lo rendono chiaro: questa non è una vittoria completa, è un fallimento completo, in un accordo sconsiderato come nessun altro”. Ben-Gvir si è sempre opposto a ogni accordo con Hamase ha rassegnato le dimissioni in segno di protesta. “Il governo –ha scritto – avrebbe potuto fermare la folla assetata di sangue che ora sta cercando di linciare i nostri ostaggi dagli aiuti umanitari, dal carburante, dall’elettricità e dall’acqua, e schiacciarli militarmente finché non imploreranno loro stessi di restituirci i nostri ostaggi, ma ha deciso di scegliere la strada della resa ai mostri umani”. Quindi l’appello: “Non è troppo tardi per tornare in se!”

Scatta bando Israele Unrwa

Da ieri è inoltre entrata formalmente in vigore la messa al bando dell’agenzia Onu per i profughi palestinesi in Medio Oriente (Unrwa) da parte di Israele, che dovrebbe comportare la chiusura delle sedi e stop alle attività nel Paese. Tuttavia, si hanno notizie contrastanti. Secondo Juliette Touma, portavoce di Unrwa: “noi rimaniamo aperti come sempre. Non ci hanno dato istruzioni. A Gerusalemme Est ci sono 1.100 ragazzi e ragazze palestinesi che hanno diritto di studiare. E tra le 70 mila e le 80 mila persone che si servono delle nostre cliniche. Abbiamo dipendenti che oggi andranno regolarmente al lavoro, non abbiamo intenzione di chiudere”. D’altra parte il portavoce Jonathan Fowler ha riferito che le squadre dell’Unrwa hanno definitivamente abbandonato la sede centrale di Gerusalemme Est. “I nostri visti sono scaduti oggi, ed è per questo che ce ne siamo andati tutti. Per protestare”, ha spiegato Fowler. “Il giorno della resa dei conti per l’Unrwa è arrivato e da oggi questa ostile organizzazione nazista diventa un bersaglio per la polizia e la municipalita’ di Gerusalemme”, ha scritto il vicesindaco di Gerusalemme, Arieh King su X, lanciando un invito a radunarsi per un “brindisi” di fronte alla sede centrale dell’organizzazione.

colpito mezzo Hezbollah nel sud Libano

Sul campo, un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno 10 palestinesi in Cisgiordania, mentre il Libano meridionale le forze armate israeliane hanno rivendicato di aver attaccato “un mezzo utilizzato da Hezbollah per ricostruire la sua infrastruttura terroristica, violando gli accordi”. L’esercito israeliano “rimane fedele a questi accordi e agirà contro qualsiasi minaccia a Israele e ai suoi cittadini”, si legge nella nota. Mercoledì sera, la stampa libanese aveva riferito di un nuovo raid israeliano nel sud del Paese, per il secondo giorno consecutivo.

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