Da pigri a ricchi. Sebbene abbiano raggiunto traguardi significativi più tardi rispetto ai loro genitori, i Millennials oggi possiedono più ricchezza delle generazioni precedenti alla loro età. Attualmente, valgono circa 15,95 miliardi di dollari, rispetto ai 3,94 di cinque anni fa. Tuttavia, pochi si sentono benestanti. La differenza tra essere ricchi e sentirsi benestanti è nota come “ricchezza fantasma”. L’aumento del valore di una casa o di un piano pensionistico può sembrare ricchezza fantasma, poiché non incide sul flusso di cassa quotidiano. I prezzi delle case sono aumentati del 44% tra il 2019 e il 2022, quadruplicando la ricchezza media dei giovani. Tuttavia, possedere una casa non offre la sicurezza di altri investimenti. “A meno che non scegliate di ridimensionarvi, non monetizzerete quell’aumento – ha detto Michael Liersch di Wells Fargo – I Millennials non sono stati in grado di usare quella ricchezza”. Brett House della Columbia Business School ha affermato che le risorse o esistono o non esistono, ma il fenomeno è reale. La ricchezza dei Millennials più anziani (36-45 anni) era del 37% superiore alle aspettative, mentre quella di quelli più giovani (26-35 anni) ha superato le aspettative del 39%. Secondo TransUnion, i Millennials sono più propensi a riferire che il loro reddito è cresciuto di recente e che continuerà a crescere nel prossimo anno. Tuttavia, l’inflazione e l’incertezza hanno aumentato i cosiddetti HENRY, acronimo di “high earners, not rich yet”, ovvero “coloro che guadagnano molto, ma non sono ancora ricchi”, afferma Brett House, professore di economia alla Columbia Business School. Molti Millennials sostengono che è più difficile farcela rispetto a quando i loro genitori hanno iniziato. Hanno debiti studenteschi più alti, mutui e rate auto più costosi, e costi per l’assistenza all’infanzia più elevati. Ciò rende più difficile risparmiare denaro extra o pianificare a lungo termine.
