Il presidente russo, Vladimir Putin, ha rilasciato ieri un’intervista al giornalista russo Pavel Zarubin in cui ha parlato del suo rapporto con il neo presidente Usa, e si è detto d’accordo con il capo della Casa Bianca Donald Trump: se fosse stato rieletto presidente degli Stati Uniti nel 2020, la crisi in Ucraina si sarebbe potuta evitare. In questo contesto Putin è “pronto” a eventuali colloqui con il presidente americano Donald Trump e sta “attendendo segnali” in tal senso da Washington. Lo riporta la Tass citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Trump: “abbassare i prezzi del petrolio”
Da parte sua Trump, intervenendo a Davos, ha ribadito: “Voglio incontrare il presidente Putin molto presto per evitare ulteriori perdite di vite umane. È una vera e propria carneficina, dobbiamo fermare questa guerra. L’Ucraina è pronta a fare un accordo”. E a chi gli domanda quando finirà il conflitto, risponde: “Dovreste chiedere questa cosa alla Russia”. Secondo Trump se l’Arabia Saudita tagliasse i prezzi del petrolio “la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente. In questo momento il prezzo è alto a sufficienza perché la guerra possa continuare. Avrebbero dovuto farlo molto tempo fa. Sono realmente responsabili di quanto sta accadendo”. Ma il portavoce del Cremlino non è d’accordo: secondo Mosca la guerra “non dipende dai prezzi del petrolio”, ma “a causa della minaccia alla sicurezza nazionale della Federazione Russa, a causa della minaccia ai russi che vivono nei territori conosciuti, e a causa della riluttanza e del completo rifiuto da parte di americani ed europei di ascoltare le preoccupazioni russe”, ha affermato Peskov.
Putin: “è Kiev a creare ostacoli”
La posizione di Mosca infatti è chiara: Putin lo ha ribadito nella stessa intervista a Pavel Zarubin: “Abbiamo sempre detto, e voglio sottolinearlo ancora una volta, che siamo pronti per questi negoziati, ma anche qui ci sono questioni che richiedono un’attenzione particolare. Ad esempio, come sapete, l’attuale capo del regime di Kiev, quando era ancora un capo di stato abbastanza legittimo, ha emanato un decreto che vietava i negoziati”.
Zelensky ha voluto combattere
Anche su questo Trump è d’accordo: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “non è un angelo, non avrebbe dovuto permettere che questa guerra accadesse”, ha detto il presidente Usa in un’intervista a Fox News di giovedi sera.“Zelensky stava combattendo contro un’entità molto più grande e molto più potente”, ha aggiunto, “non avrebbe dovuto farlo perché avremmo potuto fare un accordo e sarebbe stato un nulla di fatto. Avrei potuto fare quell’accordo così facilmente ma Zelensky ha deciso: ‘voglio combattere’”.
Ucraina contraria a negoziati Trump-Putin senza Kiev e Ue
Infatti la Presidenza ucraina, in risposta a queste aperture a un colloquio ha ribadito: “L’Ucraina si oppone a qualsiasi negoziato di pace tra Vladimir Putin e Donald Trump, se non verranno coinvolti Kiev e l’Europa”. Il fatto, ovviamente, è che i due giganti, senza la mediazione dell’Europa, deciderebbero delle sorti di Kiev in base ai loro interessi economici e geopolitici. Putin vuole “negoziare il destino dell’Europa senza l’Europa. Vuole parlare dell’Ucraina senza l’Ucraina. Questo non accadrà. Putin stesso deve tornare alla realtà, o sarà riportato alla realtà”, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, Andrii Iermak.
Lavrov: l’Italia non può partecipare al processo di pace
“Tenendo conto della posizione anti-russa assunta dall’Italia – ha affermato nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov – non la consideriamo nemmeno come un possibile partecipante a processo di pace, tanto meno come una sorta di ‘difensore degli interessi della Russia nell’Ue’ che nelle condizioni attuali suona francamente ridicolo”. Se Roma vuole contribuire alla soluzione, deve smettere di armare Kiev.
Seul: la Nordcorea accelera sull’invio di soldati in Russia
Secondo l’ultima valutazione del Comando dei capi di stato maggiore sudcoreano, la Corea del Nord sta accelerando i preparativi per l’ulteriore dispiegamento delle sue truppe in Russia, continuando il lavoro sui potenziali lanci di un satellite spia o di un missile balistico intercontinentale (Icbm). Dopo che Washington e Seul hanno accusato Pyongyang di aver inviato circa 11.000 truppe per supportare la guerra di Mosca contro l’Ucraina, l’agenzia di spionaggio di Seul (Nis) ha affermato di stimare che finora almeno 300 soldati nordcoreani siano stati uccisi e che circa 2.700 siano rimasti feriti.