Venerdì 17 gennaio è stata la giornata dell’attesissima anteprima del film su Bob Dylan “A Complete Unknown” di James Mangold (Logan, Ragazze Interrotte), che ne racconta l’ascesa al successo. Distribuito da The Walt Disney Company uscirà nelle sale italiane il 23 gennaio prossimo. Un appuntamento importante per il cinema, che ha visto Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome, Dune I, Dune II), James Mangold, Edward Norton (Fight Club, American History X) e Monica Barbaro (Top Gun: Maverick) arrivare nella capitale per conquistare gli italiani con tutto il loro charme
Il più atteso, sicuramente Timothée Chalamet che, da quando è uscito nel 2018 “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino, è diventato uno degli attori più amati dai giovani. Un mito per i ragazzi di oggi quanto lo sono stati Leonardo Di Caprio e Johnny Deep negli Anni ’90. Il suo successo è il derivato di un mix di qualità e talenti, dalla sua bravura, al suo fascino, simpatia e gentilezza. L’essere un ragazzo alla mano, meno impossibile rispetto ai divi di un tempo, è quello che piace sempre di più.
La folla accorsa sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica ne sono state la riprova concreta. I fan di Chalamet erano in fila dalla mattina, tutto per un autografo, una foto o semplicemente uno scambio di parole. Numerosi anche gli altri volti noti che hanno sfilato sul tappeto rosso accanto ai protagonisti di “A Complete Unknown”, da Leo Gassmann a Ethan, il batterista dei Maneskin, a Francesco Montanari, Giorgia Solari e agli attori della serie tv “Mare fuori”, come omaggio all’intramontabile Bob Dylan. D’altronde è stato l’evento più “in” degli ultimi mesi, impossibile mancare.
Il film è un biopic che conquista perché, come detto anche dagli attori e dal regista nella conferenza stampa di presentazione, è una storia che non vuole essere la solita pagina “wikipedia” sull’artista, ma piuttosto qualcosa di verosimile a quello vissuto da uno dei più famosi cantautori al mondo nei suoi primi anni di vita. L’alone di mistero del cantante rimane, non si disvela nulla più di ciò che è già noto ai cronisti, accrescendone, però, il fascino della sua musica. “Abbiamo tutti lavorato al 100% delle nostre possibilità – ha dichiarato in conferenza Chalamet – e la nostra dedizione al progetto è stata assoluta. Ne vado davvero orgoglioso. Sapevamo tutti che avremmo avuto tre mesi per essere Pete Seeger, Joan Baez, Bob Dylan e Johnny Cash, per poi tornare a essere noi stessi per il resto della vita“. L’attore ha, poi, aggiunto, scherzando: “Aspetto l’endorsement di Francesco Totti”, di cui è grande fan dai tempi del film di Guadagnino girato in Italia.
Il successo del film è certamente legato al mito di Dylan ma buona parte è dovuto alle performance incredibili del cast, a cominciare proprio da quelle di Timothée Chalamet, trasformatosi nell’artista senza lasciare nulla al caso, canto e musica compresi. Sua, infatti, la voce nei passaggi musicali, che gli ha fruttato anche il plauso dello stesso Dylan sui social. Nessuna meraviglia, dunque, se fosse candidato ai prossimi Oscar come migliore attore. Giudizio positivo unanime anche per la capacità di James Mangold di creare storie bellissime e la bravura di un gruppo di attori che si riconfermano tra i migliori attori oggi in circolazione.
Foto: Credits to Searchlight Pictures e The Walt Disney Company