sabato, 22 Febbraio, 2025
Esteri

Rappresaglia russa su Kiev. Mosca prende altri due villaggi nel Donetsk

Attacchi russi, 6 civili uccisi, di cui 3 nella capitale ucraina. Zelensky: "In una settimana Mosca ha lanciato 550 droni kamikaze". La Germania apre a una presenza militare in Ucraina

Sei persone sono rimaste uccise sabato nei diversi attacchi russi in Ucraina. Due uomini, di 43 e 25 anni, e una donna di 41 anni hanno perso la vita nella capitale Kiev, in seguito a un attacco con missili balistici definito “odioso” dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I missili abbattuti sono caduti sul quartiere centrale Shevchenkivsky di Kiev e hanno danneggiato un edificio industriale, un passaggio che porta alla metropolitana ed edifici residenziali. L’esercito russo ha rivendicato l’attacco come “rappresaglia” dopo che l’Ucraina ha fatto uso di missili americani Atacms. Nel resto del Paese, una persona è stata uccisa in un bombardamento nel centro di Zaporizhzhia e altre due sono morte in un attacco di mortaio a Beryslav, nella regione di Kherson.
“Stiamo facendo di tutto per ottenere più sistemi di difesa aerea per l’Ucraina – sistemi moderni – in grado di intercettare questo tipo di missili balistici”, ha ricordato Zelensky.
Sempre sabato la Russia ha inoltre annunciato di aver preso il controllo dei due villaggi di Vremivka e Petropavlivka, entrambi nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale.

In una settimana 550 droni kamikaze russi

In tutto, questa “settimana l’esercito russo ha utilizzato circa 550 droni d’attacco, quasi 60 missili di vario tipo e più di 660 bombe aeree” ha scritto su Telegram il presidente russo Volodymyr Zelensky, aggiungendo che le Forze di difesa del Paese “hanno abbattuto 33 missili, compresi quelli balistici, e 311 droni d’attacco nei nostri cieli. Altri 136 droni, utilizzati negli attacchi quotidiani alle infrastrutture, non hanno raggiunto i loro obiettivi”. “Più missili Patriot per l’Ucraina significa più protezione delle vite umane” conclude Zelensky. “Più capacità a lungo raggio per l’Ucraina significa maggiori garanzie di fermare la guerra russa”.

Il ministro tedesco: “Nostri militari in zona demilitarizzata”

Intanto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha dichiarato che nel quadro di un eventuale accordo di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia in cui venga imposta una zona demilitarizzata il suo Paese dovrà assumersi “una responsabilità”: “È ovvio che dovremo svolgere un ruolo” ha dichiarato Pistorius in un’intervista rilasciata all’edizione di questo fine settimana della Suddeutsche Zeitung in merito a un’eventuale presenza di soldati tedeschi. “La questione sarà discussa quando sarà il momento” ha chiarito. Per Pistorius, tuttavia, la vera domanda a cui rispondere è “come creare un livello di sicurezza tale per l’Ucraina che la Russia non si rimetta in moto qualche anno dopo”. Di fronte a questa domanda, il ministro ha invitato alla discrezione. “Non dovremmo rendere tutto pubblico ora, in modo che Putin sappia esattamente cosa stanno facendo l’Ucraina e i suoi partner e possa adattare la sua strategia negoziale di conseguenza”.

Papa Francesco rinnova l’appello per la pace in Ucraina

Nuovo appello del Papa per la pace nella martoriata Ucraina e nei Paesi teatro di conflitti. “In questi giorni di preghiera per l’unità dei cristiani, non cessiamo di invocare da Dio il dono prezioso della piena comunione tra tutti i discepoli del Signore e preghiamo sempre per la martoriata Ucraina, per la Palestina, Israele, Myanmar e per tutte le popolazioni che soffrono per la guerra” ha detto il Pontefice dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro.

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