Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha abbassato, martedì, le sue previsioni di crescita per la Cina al 4,8% per quest’anno, avvertendo che la crisi nel settore immobiliare potrebbe peggiorare ulteriormente. I leader cinesi mirano a una crescita del 5% per quest’anno, obiettivo reso difficile dalla debolezza dei consumi e dalla crisi del debito nel settore immobiliare. La scorsa settimana, Pechino ha registrato la crescita trimestrale più lenta degli ultimi diciotto mesi, ammettendo che “nuovi problemi” stavano ostacolando lo sviluppo economico. “Nonostante la debolezza persistente nel settore immobiliare e la bassa fiducia dei consumatori, si prevede una crescita che rallenterà marginalmente al 4,8% nel 2024”, ha dichiarato il fondo nel suo rapporto World Economic Outlook. La proiezione di martedì è inferiore all’obiettivo ufficiale di Pechino e ben al di sotto degli incrementi a due cifre che hanno spinto la Cina a diventare una potenza economica mondiale. Secondo il rapporto del FMI, si prevede che la crescita dell’economia rallenterà ulteriormente nel 2025, mantenendo invariata la stima di luglio di un’espansione del 4,5% per l’anno prossimo. Recentemente, Pechino ha lanciato una serie di misure per rilanciare l’economia, ma non ha fornito dettagli concreti sullo stimolo economico atteso. Martedì, il FMI ha sottolineato che le recenti misure politiche delle autorità cinesi potrebbero stimolare la crescita a breve termine. Tuttavia, ha avvertito che la crisi nel settore immobiliare continua a rappresentare un rischio significativo per la crescita. Recentemente, Pechino ha annunciato misure per iniettare denaro nell’economia, tra cui tagli ai tassi di interesse e un allentamento delle restrizioni sugli acquisti di case. I dati ufficiali mostrano che a settembre i prezzi delle case nuove sono diminuiti annualmente in 68 delle 70 città esaminate.