La navicella spaziale Starship di SpaceX si è disintegrata dopo il decollo, costringendo le compagnie aeree a modificare le rotte per evitare i detriti. Sebbene l’azienda di Elon Musk abbia replicato con successo, giovedì, il recupero di un razzo di primo stadio durante il suo rientro sulla Terra, la nuova navicella spaziale senza equipaggio è andata perduta. La Federal Aviation Administration (FAA) ha temporaneamente rallentato e deviato i voli attorno all’area interessata dai detriti. Musk ha indicato che la disintegrazione potrebbe essere stata causata da una perdita di ossigeno o di carburante nella cavità sopra la paratia del motore. “Oltre a verificare le perdite, aggiungeremo un sistema di soppressione degli incendi e probabilmente aumenteremo l’area di sfiato – ha dichiarato il CEO di SpaceX – Per ora, nulla suggerisce di ritardare il prossimo lancio oltre il mese prossimo”. Musk aveva già riconosciuto il fallimento, condividendo un video dei detriti e commentando: “Il successo è incerto, ma l’intrattenimento è garantito!” Il centro di controllo di SpaceX ha perso il contatto con il prototipo circa otto minuti e mezzo dopo il decollo dal sito di Brownsville, Texas. Al suo volo inaugurale, il veicolo trasportava 10 satelliti fittizi e avrebbe dovuto effettuare un giro parziale attorno al pianeta. Questa missione era il settimo volo di prova della Starship di SpaceX, destinata, secondo Musk, a trasportare un giorno persone e merci su Marte. Giovedì mattina, Blue Origin di Jeff Bezos ha lanciato con successo il suo razzo New Glenn, segnando un passo importante nella commercializzazione dei viaggi spaziali. In vari post successivi al lancio di Blue Origin, Musk ha paragonato il suo rapporto con Bezos alla dinamica tra i personaggi di Will Ferrell e John C. Reilly nel film “Fratellastri a 40 anni”.