venerdì, 28 Marzo, 2025
Società

L’Architetto Claudio Baglioni pronto per il tour all’Arena di Verona

Il trionfale giro d’onore che segna il tour “aTUTTOCUORE” con cui Claudio Baglioni porge l’addio alle scene, annunciato per fine 2026, è giunto all’Arena di Verona che si prepara a essere la suggestiva cornice di otto imperdibili concerti: il 19-20-21-22 e 25-26-27-28 settembre 2024.

Altre otto date che si aggiungono ai 41 eventi a cui hanno preso parte oltre mezzo milione di inguaribili fan che dalle grandi arene outdoor e indoor cantano a “squarciagola” gli intramontabili brani di uno dei cantautori più amati d’Italia.

 

Il tour – dopo il debutto outdoor allo Stadio del Foro Italico di ROMA – ha toccato l’Arena di Verona, il Velodromo Paolo Borsellino di Palermo, l’Arena della Vittoria di Bari. Il percorso indoor – iniziato alla Vitrifrigo Arena di PESARO – è proseguito con 5 date al Forum di Milano, 3 date all’InAlpi Arena di Torino, 2 date all’Arena Spettacoli Fiera di Padova, 2 date all’Unipol Arena di Bologna, 3 date al Nelson Mandela Forum di Firenze, 3 date al Pala Sele di Eboli, 1 data al Modigliani Forum di Livorno per terminare con 6 live consecutivi al Palazzo dello Sport di Roma. In “aTUTTOCUOREplus ultra” energia e passione si fondono per creare l’armonia perfetta tra musica, canto, danza, spazio, suono, performance, costumi, movimenti scenici, giochi di luce e immagini tridimensionali.

Claudio Baglioni iscritto nell’Elenco d’Onore dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Verona

Alla vigilia delle 8 date di “aTUTTOCUOREplus ultra”, il cantautore ha incontrato il suo pubblico in occasione della proclamazione ufficiale per l’iscrizione di Claudio Baglioni nell’Elenco d’Onore dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Verona.

La cerimonia si è svolta a Verona negli ex Magazzini generali e a quanti hanno chiesto cosa farà dopo l’addio al palcoscenico, Baglioni ha risposto che “La parola fine è l’ultima che si scrive in un romanzo” e, poi, scherzosamente ha aggiunto: “Non farò l’architetto”.

Visibilmente commosso per questo importante riconoscimento, il cantautore e architetto si è rivolto ai presenti dicendo “sono qui in un’altra veste”. A vent’anni dalla Laurea in architettura all’Università La Sapienza di Roma, con la tesi dal titolo “Restauro e riqualificazione urbana del Gasometro di Roma”, Baglioni ha emozionato i suoi fan mostrando un altro aspetto della sua personalità. «Sono un architetto credente, ma non praticante – ha detto Baglioni – Mi sono laureato grandicello, da studente lavoratore di lusso e privilegiato. Non una laurea presa via telematica, ma una laurea vera, voluta da mia madre che sognava per suo figlio un mestiere serio. Ho superato pure l’esame di Stato, se vi bisognasse qualcosa».

 

A dare lettura della motivazione di tale conferimento è stato Matteo Faustini, presidente dell’Ordine. Il cantautore Claudio Baglioni è stato capace di individuare uno “spostamento spaziale” e «di avere recuperato il valore identitario dell’anfiteatro», nonché «il ruolo sociale ed educativo alla bellezza, quale mestiere atto a produrre cultura, assumendosi la responsabilità di compiere scelte e porre in atto il cambiamento».

“Sono finito in architettura perché con la musica ha tanto in comune”.

In chiusura della cerimonia, pubblico e giornalisti hanno apprezzato le parole con le quali il cantautore e architetto ha tentato di mascherare d’ironia quell’evidente velo di commozione: «Sono finito in architettura perché con la musica ha tanto in comune. La musica è architettura senza edificio, nella forma canzone ci sono tanti termini somiglianti. Penso anche agli 8 concerti che farò che sommati ai 4 dello scorso anno fanno 12, come sono 12 le note della scala musicale cromatica».

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