Esmaeil Baghaei ha respinto, giovedì, il contenuto dell’articolo pubblicato dal New York Times, definendolo “terzismo e fantasia mediatica”. Il quotidiano americano ha affermato che la liberazione, avvenuta la scorsa settimana, della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata il 19 dicembre 2024 per aver violato le leggi iraniane, fosse il risultato di contatti avvenuti tra Elon Musk e l’ambasciatore dell’Iran all’ONU. Citando due funzionari iraniani, che presumibilmente erano entrambi a conoscenza dei termini dello scambio di prigionieri, il giornale ha affermato: “Il signor Musk ha contribuito a garantire il rilascio della signora Sala contattando l’ambasciatore iraniano all’ONU, Amir Saeid Iravani”. Per il New York Times, il fondatore di Tesla avrebbe contribuito a liberare la giornalista italiana Cecilia Sala, imprigionata dall’Iran. Musk sarebbe stato contattato dal fidanzato della 29enne richiedendo un suo intervento diretto. Quando il fidanzato di Sala, Daniele Raineri, ha sentito che erano in corso trattative per uno scambio di prigionieri tra Iran e Italia, mediate dagli Stati Uniti, ha contattato Musk tramite uno dei suoi soci. Grazie alla connessione del fondatore di SpaceX con l’ambasciatore iraniano all’ONU, il CEO di Tesla ha contribuito a garantire il rilascio di Sala, la scorsa settimana, in cambio di Mohammad Abedini Najafabadi, accusato dagli Stati Uniti di aver acquisito la tecnologia dei droni utilizzata per attaccare una base statunitense in Giordania. L’amministrazione Biden ha affermato di non essere a conoscenza del fatto e di disapprovarlo. L’accordo segna l’episodio politico più recente in cui Musk è coinvolto. I critici lo accusano di cercare di servire i suoi interessi commerciali. L’Italia sta attualmente valutando un accordo con SpaceX, una delle società di Musk.
