È morto ieri a 82 anni Oliviero Toscani, tra i fotografi italiani più ammirati nel mondo: è deceduto nell’ ospedale di Cecina dove era ricoverato da alcuni giorni per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Toscani era affetto da amiloidosi, una malattia rara che lui stesso aveva definito “inguaribile”. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla famiglia tramite il profilo Instagram ufficiale del fotografo: “Con immenso dolore diamo la notizia che il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia”.
La vita
Nato a Milano il 28 febbraio 1942, Toscani era figlio d’arte: il padre Fedele era un celebre fotoreporter del ‘Corriere della Sera’. Toscani si era fatto notare fin da giovanissimo, pubblicando la sua prima fotografia a soli 14 anni, immortalando il volto di Rachele Mussolini durante la tumulazione del Duce a Predappio. Dopo essersi diplomato in fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, Toscani iniziò una carriera brillante nel mondo della moda e della pubblicità, lavorando per marchi come Valentino, Chanel, Fiorucci e riviste di prestigio come ‘Elle’, ‘Vogue’ e ‘Harper’s Bazaar’.Fuil suo approccio provocatorio e il coraggio di affrontare tematiche sociali a renderlo celebre. Dal 1982, la collaborazione con Benetton segnò un punto di svolta: Toscani portò nelle campagne pubblicitarie temi come razzismo, Aids, mafia, omofobia e pena di morte, scatenando spesso accesi dibattiti. La collaborazione si interruppe temporaneamente nel 2000 dopo la controversa campagna sui condannati a morte negli Stati Uniti, riprendendo poi brevemente nel 2018 prima di concludersi nuovamente nel 2020 a causa di dichiarazioni di Toscani sul crollo del Ponte Morandi.
Discusso
Tra le sue campagne più discusse vi è quella del 2007 con la modella Isabelle Caro, malata di anoressia, che posò per un progetto shock contro i disturbi alimentari, suscitando un vasto dibattito sull’uso del corpo femminile nella pubblicità. Parallelamente alla carriera fotografica, Toscani si impegnò in diversi ambiti. Fu direttore artistico del canale Music Box su Skye condusse programmi radiofonici come ‘Non sono obiettivo’ su Rai Radio1 e ‘Fatto in Italia’ su Radio Radicale. Impegnato anche politicamente, si candidò con la Lista Marco Pannella nel 1996 e ricoprì il ruolo di Assessore alla creatività a Salemi con Vittorio Sgarbi.
I ricordi
La Segretaria del Partito democratico Elly Schlein lo ha ricordato come un artista capace di stimolare la coscienza collettiva con campagne che hanno rivoluzionato l’arte e la comunicazione, sfidando tabù e convenzioni. Emma Bonino lo ha descritto come un compagno di battaglie radicali, sempre provocatorio e curioso, citando le campagne realizzate insieme. Lo stesso Benetton ha ricordato il contributo di Toscani con un’immagine del 1989. Matteo Renzi lo ha definito un artista straordinario che ha segnato la fotografia con la sua genialità. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha evidenziato il suo ruolo di visionario che ha usato la fotografia come strumento di provocazione e riflessione collettiva. La Sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni ha sottolineato la potenza comunicativa e l’impatto globale delle sue immagini. Infine, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, pur criticando alcuni aspetti del suo approccio, ha riconosciuto la passione e l’importanza della sua figura, esprimendo cordoglio per la sua scomparsa.