Blue Origin si prepara a segnare una svolta significativa nel settore missilistico con il lancio del suo primo razzo orbitale, New Glenn. Questa ambiziosa missione punta a recuperare il booster del primo stadio su una piattaforma situata nell’Oceano Atlantico. Il lancio, originariamente fissato per lunedì 13 gennaio, ha subito un rinvio a causa di un problema tecnico al sottosistema del veicolo, e attualmente si sta lavorando per stabilire una nuova data. Il razzo sarà lanciato dal Launch Complex 36 presso la Cape Canaveral Space Force Station. Jeff Bezos ha sottolineato l’importanza cruciale dell’evento, riconoscendo la complessità del recupero del booster durante questo primo volo sperimentale. Le condizioni meteorologiche sfavorevoli hanno impedito i tentativi di lancio previsti per venerdì e domenica, mentre lunedì le previsioni erano più promettenti. Nonostante il rinvio del lancio, originariamente programmato per lunedì, è stata pianificata una finestra di backup per martedì, sebbene le previsioni meteo siano meno promettenti. L’atterraggio del booster, chiamato “So You’re Telling Me There’s a Chance”, rappresenta una delle componenti più rischiose e impegnative della missione. Dave Limp, CEO di Blue Origin, ha riconosciuto le difficoltà del primo volo, sottolineando che, oltre all’importante traguardo che segnerebbe un atterraggio riuscito, l’intera esperienza offrirà insegnamenti preziosi. Il booster, progettato per resistere a 25 lanci, è alimentato da sette motori BE-4 e, dopo tre minuti di volo, si separerà per tentare un atterraggio programmato nove minuti dopo il decollo. Un robot ROV sarà presente per assistere l’operazione post-atterraggio. Bezos ha dichiarato che il successo di questa missione avrà un impatto diretto sulla redditività e la frequenza dei lanci futuri, con la prospettiva di effettuare da sei a otto voli entro quest’anno.