“Sarà fantastico”. È scambio di super buone intenzioni quello tra l’imprenditore Americano, Elon Musk e il vicepremier italiano Matteo Salvini: il primo su X risponde al ministro che ieri con un post su X aveva auspicato un accordo per l’utilizzo di Space X considerandolo un’opportunità. A stretto giro la risposta di Musk a suggellare un accordo con un: “Fantastico. Anche altri Paesi in Europa chiederanno di usufruirne”. Ieri a colpi di post l’accelerazione dei contatti e dei desiderata, sulla possibilità di una trattativa con SpaceX per 1,5 miliardi. La notizia nel corso delle ore è stata ridimensionata da Palazzo Chigi che con una nota puntualizza: “Mai chiusi accordi con Musk”.
All’inizio il sito Bloomberg
A innescare voci, conferme e smentite, è il sito statunitense di economia Bloomberg che lancia l’indiscrezione di un contratto di 5 anni per la fornitura di un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo italiano, le comunicazioni militari e i servizi satellitari per le emergenze. Nelle ricostruzioni fatte nelle ultime 48 ore da Bloomberg, il sito di informazioni economiche poneva come scenario dell’accordo la visita lampo in Florida tra il premier italiano Giorgia Meloni e il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Palazzo Chigi è tornata ieri sulla questione. “La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati”, scrive l’ufficio stampa. La stessa Presidenza del Consiglio ha poi puntualizzato in modo drastico, considerando
l’ipotesi “semplicemente ridicola”, ossia che il tema di SpaceX “sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump”.
Musk: pronti all’accordo
Dopo le precisazioni istituzionali a rimarcare l’ipotesi di un accordo è tornato
Elon Musk che si dichiara: “Pronti a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!” scrive su X, in risposta alle garanzie sulla sicurezza e il rispetto della sovranità del sistema Starlink, pubblicate sullo stesso social dal suo referente in Italia, Andrea Stroppa.
La supremazia tecnologica
Secondo fonti di stampa, la banda ultralarga arranca e i sistemi italiani alternativi a Space X sarebbero costati più di 10 miliardi.
“L’Italia ha in passato preso in considerazione alternative all’opzione di un accordo con SpaceX per la sicurezza: tra queste”, osserva ancora Bloomberg, “oltre all’accordo con Iris2, anche l’ipotesi di realizzare una costellazione satellitare propria. Secondo gli esperti entrambe le soluzioni sarebbero però venute a costare oltre 10 miliardi di euro”.
Il Pd: ipotesi inquietante
Se per il vice ministro Matteo Salvini un accordo sarebbe un asso per l’Italia, per il Pd è una ipotesi “inquietante”.
“È notizia di queste ore la possibile conclusione di un contratto pluriennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Elon Musk e della sua SpaceX-Starlink per una serie di servizi di telecomunicazione a favore del Governo”, polemizzano i presidenti dei gruppi del Pd Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti, “Parliamo di ingenti risorse pubbliche, pari a quelle impegnate negli investimenti a banda ultra larga nel Pnrr, che regaleremmo a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Le notizie inoltre parlano di servizi di crittografia delle comunicazioni del Governo e di applicazioni militari, cioè di servizi assai sensibili per la sicurezza nazionale e per la sovranità digitale dei dati. Sì tratta di servizi che a nostro parere possono essere offerti da imprese italiane ed europee. Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati”.