Il dibattito sulle accise sul gasolio torna ad accendersi, con un possibile allineamento che potrebbe comportare un incremento delle imposte sul carburante. Sebbene al momento non siano state annunciate misure ufficiali, il tema resta di grande attualità, specialmente per il settore dei bus turistici. Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Associazione Nazionale dei Bus Turistici Italiani, Riccardo Verona, la categoria continua a essere esclusa dal beneficio dell’accisa agevolata sul gasolio, una situazione che penalizza gravemente gli operatori del comparto. “Nonostante le oscillazioni continue del mercato, la nostra categoria rimane l’unica del trasporto esclusa dal beneficio dell’accisa agevolata sul gasolio, un diritto che l’Europa ci riconoscerebbe e che il nostro Paese, inspiegabilmente, nega. La situazione sta diventando insostenibile e oggi abbiamo nuovamente sollecitato il Governo affinché si intervenga nel prossimo Decreto ‘Milleproroghe’ o in un possibile ‘Decreto Accise'”, ha dichiarato Verona.
L’obiettivo è ottenere almeno la proroga della norma prevista nel Decreto Trasparenza Carburanti, che ha riconosciuto un’accisa agevolata per i bus turistici Euro VI, limitatamente al periodo di alta stagione dal 1° aprile al 31 agosto 2023. Questa agevolazione, secondo Verona, è una misura essenziale per garantire competitività alle aziende italiane nei confronti dei concorrenti europei, poiché la direttiva europea 2003/96 prevede esplicitamente l’estensione dell’agevolazione ai bus turistici, un aspetto che l’Italia finora ha ignorato.
“ingiustizia storica”
“La battaglia per l’accisa agevolata sui bus turistici – prosegue Verona – mira a correggere un’ingiustizia storica. L’Italia, a differenza di altri Paesi UE, esclude la nostra categoria dal beneficio, penalizzando gravemente la competitività delle nostre aziende nel mercato europeo. È importante sottolineare che questa misura sarebbe di fatto autofinanziata dal settore stesso, senza gravare sulle casse dello Stato”. Verona ha inoltre evidenziato che i bus turistici italiani trasportano ogni anno oltre 150 milioni di turisti e che garantire un’accisa agevolata favorirebbe non solo il settore, ma l’intero comparto turistico nazionale. L’agevolazione incentiverebbe anche il rinnovo del parco veicoli, considerando che, per questa categoria, non esistono ancora soluzioni elettriche adeguate.
L’Associazione Nazionale dei Bus Turistici Italiani chiede dunque al Governo di intervenire con urgenza per correggere questa situazione e garantire equità per il settore. Un’agevolazione fiscale sul gasolio non solo sosterrebbe le aziende italiane, ma rappresenterebbe un passo importante per lo sviluppo del turismo nazionale e la modernizzazione del parco mezzi.