Entrando nell’aula del Senato, lunedì, la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha rilasciato una dichiarazione concisa quando la NBC News le ha chiesto delle elezioni del 2024: “La democrazia prevale”. Poco dopo, la candidata democratica alle elezioni 2024 ha guidato il Congresso nella certificazione dei voti elettorali, confermando il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Con le mani giunte e uno sguardo determinato, Harris ha osservato attentamente mentre quattro senatori leggevano i risultati elettorali di ogni stato. Ha sorriso sia quando il conteggio ha raggiunto il numero necessario per dichiarare Trump presidente, sia quando ha ricevuto una standing ovation dal suo partito al termine della lettura dei voti. Il messaggio di Harris del 6 gennaio rifletteva quanto lei e il presidente Joe Biden hanno ribadito agli elettori: il loro sostegno costante alla “libertà” e alla democrazia, evitando riferimenti agli eventi tumultuosi del 6 gennaio 2021, quando i sostenitori di Trump assaltarono il Campidoglio. Rispetto a quattro anni prima, mancavano le scene di tensione con forche e cori minacciosi. L’evento si è svolto come previsto, in soli 30 minuti. Alla fine, l’elettorato ha preferito Trump, che ha ottenuto 312 voti elettorali contro i 226 di Harris, conquistando il voto popolare e ribaltando stati chiave, incluso il tradizionale “muro blu” democratico. A differenza del tycoon, nel 2020, Harris ha riconosciuto la sconfitta e ha cercato di confortare i suoi sostenitori. “Questo risultato non era quello che speravamo – ha dichiarato Harris – ma la luce della promessa dell’America continuerà a brillare intensamente”.