A partire da domani i contribuenti italiani potranno dilazionare i debiti fiscali iscritti a ruolo fino a un massimo di 84 rate mensili. Un’importante novità che supera l’attuale limite di 72 rate, annunciata dal Viceministro dellʼEconomia e delle Finanze, Maurizio Leo, tramite una nota ufficiale. L’introduzione di questa misura è stata formalizzata con la pubblicazione del decreto ministeriale che disciplina le rateazioni con l’agente della riscossione, previsto dall’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 110/2024. Secondo Leo, questa misura rappresenta il primo passo di un percorso che punta, nei prossimi anni, ad arrivare gradualmente fino a 120 rate mensili. Una prospettiva ambiziosa che mira a offrire ai cittadini e alle imprese una maggiore flessibilità nella gestione delle pendenze fiscali. “Non si tratta solo di una modifica tecnica, ma di un cambiamento radicale nella visione del rapporto tra Stato e contribuente”, ha dichiarato il viceministro. “L’obiettivo è costruire un sistema fiscale che si avvicini alle esigenze delle persone, uno Stato capace di tendere la mano a chi, nonostante le difficoltà, vuole tornare in regola”.
La misura si rivolge a un’ampia platea di contribuenti, permettendo loro di pianificare meglio i pagamenti in un contesto economico complesso. La scelta di ampliare le possibilità di rateazione si inserisce in una visione più ampia di riforma fiscale, che punta a rendere il sistema tributario più equo ed efficiente, senza rinunciare alla necessità di tutelare gli interessi pubblici.
Il ruolo della Commissione tecnica
Per accompagnare l’attuazione di queste modifiche, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito una Commissione tecnica guidata dal Presidente Roberto Benedetti. Il compito principale di questo organo sarà analizzare il magazzino della riscossione, individuando soluzioni legislative che possano ridurre l’accumulo di crediti fiscali non riscossi. Secondo Leo, la Commissione rappresenta un elemento cruciale per garantire l’efficacia della riforma: “Si tratta di un’azione strategica che non solo consentirà di migliorare la riscossione, ma permetterà anche di prevenire situazioni di insolvenza diffusa, alleggerendo il carico burocratico e finanziario per i contribuenti e per l’amministrazione pubblica”.
Vicino ai cittadini
La nuova misura di rateazione non si limita a ridurre la pressione fiscale a breve termine, ma apre la strada a una ridefinizione complessiva del rapporto tra cittadini e Stato. L’ampliamento delle possibilità di dilazione è stato concepito con l’obiettivo di favorire un ritorno alla regolarità fiscale anche per quei soggetti che, a causa di difficoltà economiche, hanno accumulato debiti con l’erario. In questo contesto, il Viceministro ha evidenziato l’importanza di costruire un “fisco amico”, capace di sostenere lo sviluppo economico e sociale del Paese. “Non si può più pensare a uno Stato che agisce come un mero esattore. È necessario creare un sistema che sia parte attiva del rilancio delle imprese e della serenità dei cittadini”.
L’attenzione del governo non si concentra esclusivamente sulla gestione dei debiti pregressi. Parallelamente, proseguono i lavori per semplificare gli adempimenti fiscali e migliorare i servizi digitali dedicati ai contribuenti. L’obiettivo finale è creare un sistema in cui equità ed efficienza si coniughino, eliminando inutili complicazioni burocratiche e garantendo un maggiore rispetto delle regole.