Il 75% delle PMI concorda sul fatto che il cambiamento climatico rappresenti il principale rischio per il benessere delle persone e il progresso economico dei prossimi 10 anni. Mentre tra gli ostacoli principali alla decarbonizzazione, le PMI individuano gli alti costi di investimento (31%) e la complessità burocratica (28%). Nonostante ciò, molte aziende hanno già avviato iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale, tra cui il monitoraggio dei consumi energetici (27%), interventi di efficientamento energetico (19%) e l’installazione di impianti a fonti rinnovabili (18%). Tuttavia, il 23% delle imprese non ha ancora avviato alcuna iniziativa su questo fronte.
Il Sud più fiducioso del Nord
Emerge un quadro in chiaroscuro in una recente ricerca di Italy for Climate e Cna che ha lo scopo di indagare come gli imprenditori, e in particolare quelli delle PMI italiane, percepiscano le opportunità e le criticità legate a questo cambiamento epocale. Analisi condotta su un campione di 354 piccole e medie imprese rappresentative di 17 regioni Italiane e 7 settori – tra i quali emergono trasporti, manifatturiero e costruzioni. A livello geografico, il sud mostra una maggiore fiducia nel Green Deal , nelle fonti rinnovabili, nella transizione energetica e nel ruolo attivo degli imprenditori. Mentre il campione del nord Italia si mostra leggermente più scettico sugli stessi temi rispetto a centro e sud. È necessario sottolineare che il sud è meno rappresentato nelle risposte, rispetto a centro e nord (70%), ma questo rispecchia la distribuzione non omogenea delle imprese sul territorio italiano.
Informazione non adeguata
Tra le criticità emerse sull’attuazione di politiche ambientali, le imprese evidenziano in primo luogo un’informazione spesso non adeguata sul tema: il 50% delle PMI italiane ritiene che il livello di informazione sui temi della transizione energetica sia inadeguato. Infatti, solo il 25% reputa che gli imprenditori siano sufficientemente informati. Altri temi su cui le PMI chiedono di intervenire sono, inoltre, gli ostacoli amministrativi e burocratici, le difficoltà ad accedere ai meccanismi di sostegno e i costi degli investimenti iniziali.
Costantini: imprese consapevoli
“L’indagine conferma che le PMI hanno piena consapevolezza sui rischi climatici e i loro effetti, e condividono la necessità di proseguire nella decarbonizzazione superando gli ostacoli, quali i costi e l’assenza di strumenti di sostegno agli investimenti,” commenta Dario Costantini, Presidente nazionale Cna. “Senza il coinvolgimento delle piccole imprese gli obiettivi della transizione non saranno centrati”.