giovedì, 2 Gennaio, 2025
Attualità

“La pace nasce dai piccoli gesti”: l’appello del Papa per le famiglie in guerra e l’importanza del dialogo in casa

E il Cardinale Reina apre la terza Porta Santa a San Giovanni

Una domenica, quella di ieri, che sarà ricordata non solo per il consueto Angelus del Papa, ma anche per l’apertura della terza Porta Santa in quel della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della Capitale. A differenza di quanto accaduto a San Pietro e al carcere di Rebibbia nei giorni scorsi, a compiere il ʼfatidico gestoʼ è stato il Cardinale vicario di Roma, Monsignor Baldassare Reina. Davanti a circa duemila fedeli, erano presenti anche autorità vaticane e il Sindaco Roberto Gualtieri.

LʼAngelus

Ma ieri grande era l’attenzione per le parole di Bergoglio nel corso dell’ultimo Angelus dell’anno. E nella domenica dedicata alla Santa Famiglia di Nazaret, Francesco ha lanciato un messaggio di pace, solidarietà e ascolto. Ha invitato i presenti (circa 30mila le persone presenti in piazza San Pietro) a pregare per le famiglie colpite dalle guerre in Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar, Sudan e Nord Kivu, parlando di situazioni “martoriate”. Dunque, ha dedicato un momento particolare alle famiglie che soffrono a causa dei conflitti. Le sue parole hanno evidenziato la necessità di un impegno comune per porre fine a queste tragedie. Il suo appello non si è fermato alla preghiera, ma ha invitato i fedeli ad agire concretamente per costruire una società più giusta e solidale: “La pace si costruisce nei piccoli gesti quotidiani, nella famiglia, nel lavoro, nella comunità”.

Il confronto

Il Pontefice ha offerto una riflessione sul Vangelo che narra l’episodio del ritrovamento di Gesù nel Tempio. Maria e Giuseppe, dopo averlo cercato angosciati, lo trovano tra i dottori a discutere. Il Papa ha sottolineato come questa vicenda, apparentemente familiare, rappresenti un esempio per ogni famiglia, mostrando l’importanza del dialogo e dell’ascolto reciproco: “Una famiglia che non comunica non può essere felice”, le sue dure parole, con l’invito a genitori e figli a confrontarsi, soprattutto durante i pasti, visti come momenti privilegiati di unione.
Il Vescovo di Roma ha invitato i genitori a mettere da parte il rimprovero e a iniziare con una domanda, come fece Maria. Ha spiegato che il dialogo deve basarsi sull’ascolto attento e sulla capacità di accogliere l’altro. Anche se Maria e Giuseppe non compresero immediatamente le parole di Gesù, continuarono a dialogare, dimostrando che nella famiglia è più importante ascoltarsi che capirsi del tutto. Un atteggiamento che aiuta a superare incomprensioni, evitando mutismi e risentimenti: “Non chiudetevi in voi stessi, non lasciate che il cellulare diventi un muro. Questo non va mai, mai questo. Parlare, ascoltarsi, questo è il dialogo che fa bene e che fa crescere. Parlate, dialogate. È bello stare insieme a tavola e parlare. Questo può risolvere tanti problemi, e soprattutto unisce le generazioni: figli che parlano con i genitori, nipoti che parlano con i nonni…”

Un pensiero per le famiglie in lutto

Dopo la preghiera mariana, il Santo Padre ha espresso vicinanza alle famiglie in Corea del Sud, colpite dal drammatico incidente di ieri. Ha chiesto di unirsi in preghiera per le vittime e i sopravvissuti, ricordando come la famiglia sia una “cellula fondamentale della società”.
Nel salutare i fedeli, Francesco ha augurato una serena conclusione dell’anno, invitando tutti a pregare per lui. Ha concluso con un messaggio di speranza e solidarietà, incoraggiando a vivere il nuovo anno con un rinnovato impegno verso il bene comune: “Non dimentichiamo di pregare per chi soffre. Ogni nostra azione può fare la differenza”.

Porta Santa

Tornando all’apertura della terza Porta Santa, il Cardinale Baldassare Reina ha invitato a pregare per le famiglie in difficoltà, sottolineando come Dio sia fonte di amore e speranza, capace di accogliere chiunque torni a Lui, indipendentemente dagli errori commessi. Ha esortato tutti a costruire relazioni autentiche di fraternità e a coltivarle con determinazione. L’evento ha richiamato fedeli da tutto il mondo, tra cui religiosi, famiglie e turisti, tutti uniti dal desiderio di speranza e rinnovamento. Il Primo cittadino di Roma, Gualtieri, ha partecipato alla cerimonia, celebrando anche il restauro delle aree circostanti la Scala Santa.

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