Circa 127 persone hanno perso la vita in un incidente aereo avvenuto domenica presso un aeroporto sudcoreano. Un portavoce dell’Agenzia Nazionale dei Vigili del Fuoco ha riferito che il velivolo della Jeju Air è uscito di pista durante l’atterraggio all’Aeroporto Internazionale di Muan, prendendo fuoco. Joo Jong-wan, direttore della Divisione Politica Aeronautica del Ministero dei Trasporti sudcoreano, ha dichiarato che l’aereo, partito da Bangkok, Thailandia, trasportava 175 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Lee Jung-hyun, capo dei Vigili del Fuoco di Muan, ha ipotizzato che un malfunzionamento del carrello di atterraggio possa aver causato l’incidente. L’aereo aveva inizialmente cercato di atterrare sulla pista 1, ma è stato dirottato sulla pista 19 a causa del rischio di collisione con uccelli. Un minuto dopo, il pilota ha inviato un segnale di mayday. Durante il sorvolo, l’aereo ha impattato un sistema di sicurezza e si è schiantato contro un muro. Tra le vittime, 45 erano donne e 35 uomini. L’incidente è avvenuto intorno alle 9.03 ora locale. I vigili del fuoco hanno spento l’incendio alle 9.46. Jeju Air ha espresso le sue scuse a tutti i coinvolti, mentre il CEO Kim E-bae ha offerto il proprio supporto alle famiglie delle vittime. Il presidente ad interim della Corea del Sud, Choi Sang-mok, ha ordinato una piena mobilitazione per il soccorso, mentre il Ministero della Difesa ha dispiegato personale e attrezzature per fornire aiuto. Choi ha dichiarato l’area “zona di calamità naturale” e ha promesso un’indagine approfondita. Park Sang-woo, ministro del Ministero del Territorio, ha dichiarato che il governo si concentrerà sul salvataggio e supporto delle vittime e delle loro famiglie, fornendo spiegazioni chiare. Joo ha detto che oltre 1.500 membri del personale sono impegnati nelle operazioni di ricerca e recupero. I defunti sono stati temporaneamente collocati in un obitorio improvvisato presso l’aeroporto, situato a circa 180 miglia a sud di Seul.