Negli Stati Uniti, nel 2024, i senzatetto sono aumentati del 18,1% per mancanza di alloggi accessibili, disastri naturali e afflusso di migranti. Il Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano (HUD) ha rilevato oltre 770.000 homeless a gennaio, esclusi quelli ospitati da amici o familiari. Questo incremento segue quello del 12% nel 2023, causato dall’aumento degli affitti e dalla fine dell’assistenza pandemica. Attualmente, 23 su 10.000 persone sono senza casa, con la popolazione nera particolarmente colpita. Adrianne Todman, capo dell’agenzia HUD, sottolinea la necessità di concentrare l’attenzione sugli sforzi per prevenire e porre fine ai senzatetto, le cui famiglie sono aumentate del 40%, in particolare per l’arrivo di migranti nelle grandi città. In 13 comunità, tra cui Denver, Chicago e New York, tali famiglie sono più che raddoppiate. I disastri, come l’incendio di Maui, hanno aggravato la situazione. Renee Willis CEO ad interim della National Low Income Housing Coalition evidenzia la necessità di investimenti per alloggi sicuri. L’ex direttore esecutivo dell’US Interagency Council on Homelessness, Robert Marbut Jr., critica la mancanza di attenzione verso dipendenze e malattie mentali. La California ha ancora la più grande popolazione di senzatetto, seguita da New York e altri stati. L’aumento attuale contrasta con i successi del passato decennio, quando gli USA avevano ridotto la popolazione senzatetto con investimenti mirati. Dal 2007, sono diminuiti da 637.000 nel 2010 a 554.000 nel 2017, poi aumentati a 580.000 nel 2020, restando stabili grazie agli aiuti pandemici.