Rischio attentato è massima allerta anche in Italia. Dopo la riunione del Comitato di Analisi strategica antiterrorismo al Viminale, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha convocato i vertici degli apparati di sicurezza per fare un punto sulla situazione. Particolare attenzione affinché siano adottate tutte le iniziative a tutela degli eventi di piazza che richiamano centinaia di visitatori come i mercatini di Natale, processioni, cerimonie per il Giubileo, concerti.
L’attentato in Germania
L’allerta è scattata all’indomani dall’attentato di Magdeburgo in cui cinque persone hanno perso la vita e 200 sono rimaste ferite.
Secondo le indicazioni del ministero degli interni, le misure non saranno prese solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri. La preoccupazione degli apparati è il rischio emulazione e l’attivazione dei cosiddetti “lupi solitari”, in assenza di evidenze di pianificazioni ostili contro obiettivi italiani.
L’immediato rafforzamento
Con una circolare di polizia inviata a prefetture e questure, è stato così disposto: “l’immediato rafforzamento” della vigilanza nelle aree “maggiormente attrattive sotto il profilo turistico e commerciale”, dove vengono allestiti “mercatini e fiere natalizie”, nonché sui siti che ospitano “eventi di intrattenimento” e gli obiettivi sensibili e i siti ritenuti a rischio. Ordinata anche l’immediata implementazione dell’attività informativa, investigativa e di controllo del territorio
Controllo soggetti a rischio
Nel corso della riunione è stato analizzato quello che è successo in Germania: il caso è ancora da inquadrare in tutti i suoi risvolti.
Per questo motivo il ministro Matteo Piantedosi ha dato le indicazioni sugli eventi di piazza che potrebbero essere presi di mira così come è avvenuto da Magdeburgo. L’altro invito è stato quello di intensificare ulteriormente tutte le attività di monitoraggio sugli ambienti più a rischio, con controlli sui soggetti che potrebbero radicalizzarsi.
Espulsioni finora disposte
L’obiettivo secondo le fonti del Viminale è individuare potenziali attentatori prima che passino all’azione ed espellerli. Dall’inizio dell’anno ricorda il ministero degli interni sono state 82 le espulsioni disposte.