“Maggio digitale: pellegrini con Maria”. Da oggi, alla vigilia dell’apertura del mese che la Chiesa dedica alla Madonna, prende il via il progetto promosso dalla diocesi di Albano. L’obiettivo da perseguire è “permettere di vivere la devozione mariana e le tradizioni popolari nel mese di maggio, nonostante le restrizioni in essere” dall’emergenza Covid-19.
Concretamente, ogni settimana del mese di maggio, dal giovedì al sabato alle 18, verranno pubblicati sul canale YouTube della diocesi contributi che consentiranno ai fedeli di fare un “pellegrinaggio virtuale” nei santuari mariani del territorio diocesano: Santa Maria della Rotonda, ad Albano, fino al 2 maggio; Madonna di Collefiorito, a Pomezia, dal 7 al 9 maggio; Santa Maria di Galloro, ad Ariccia, dal 14 al 16 maggio; Nostra Signora delle Grazie e Santa Maria Goretti, a Nettuno, dal 21 al 23 maggio; Madonna delle Grazie, a Lanuvio, dal 28 al 30 maggio.
Ogni pellegrinaggio prevede racconti e testimonianze di sacerdoti ed esperti sulla storia e l’aspetto artistico del santuario, una lectio divina mariana, un Rosario meditato e, dove possibile, anche la trasmissione in diretta streaming della messa domenicale.
L’iniziativa, coordinata da don Alessandro Saputo, parroco della chiesa dello Spirito Santo ad Aprilia, è frutto della collaborazione tra settore Apostolato biblico dell’ufficio Catechistico diocesano, diretto da don Saputo, Ufficio liturgico, Museo diocesano e Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi di Albano.
La Rete, dunque, costituisce uno strumento utilissimo per la Chiesa. Da questo punto di vista hanno assunto una valenza profetica le parole che San Giovanni Paolo II pronunciò nel Messaggio in occasione della XXXV Giornata Mondiale delle Comunicazioni (2001): “Sebbene il mondo delle comunicazioni sociali possa a volte sembrare in contrasto con il messaggio cristiano, offre anche opportunità uniche per proclamare la verità salvifica di Cristo a tutta la famiglia umana.
Consideriamo… la capacità positiva di Internet di trasmettere informazioni e insegnamenti di carattere religioso oltre le barriere e le frontiere. Quanti hanno predicato il Vangelo prima di noi non avrebbero mai potuto immaginare un pubblico così vasto… i cattolici non dovrebbero aver paura di lasciare aperte le porte delle comunicazioni sociali a Cristo affinché la Sua Buona Novella possa essere udita dai tetti del mondo!”.