Aumentano i costi delle vacanze rispetto allo scorso anno. A testimoniarlo sono le stime dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di Jfc: per un soggiorno sulla neve nel 2024 si spenderà circa il 5,9% in più rispetto all’anno precedente. Specialmente per i vacanzieri che andranno in alta quota, dove ancora resistono le destinazioni più ambite d’Italia, i costi saranno particolarmente salati, con le quote skipass e i listini delle strutture ricettive in aumento rispettivamente del 30% e del 20%. Si conferma dunque il trend di aumenti a doppia cifra della settimana bianca a cavallo di Capodanno, per la quale le rilevazioni registrano un aumento del costo del 14% rispetto a un anno fa.
Il report
Arriva così la denuncia del caro-prezzi da Assoutenti, che anche quest’anno ha realizzato un report per analizzare i costi dei servizi sciistici e le spese che attendono le famiglie.
Anzitutto è stato rilevato un calo significativo dei turisti stranieri, che tuttavia non dovrebbe avere un peso significativo sul giro economico dei prossimi giorni. Lo scorso anno in Italia, considerando sia le presenze di italiani (circa 8,9 milioni) che quelle di turisti stranieri, il giro d’affari delle vacanze sulla neve si è attestato a quota 11,2 miliardi di euro tra strutture ricettive, hotel, rifugi, ristoranti, scuole di sci, impianti risalita, divertimenti, commercio e servizi vari. Adesso invece il tutto sarebbe favorito proprio dall’inflazione, e come rileva l’associazione Altroconsumo il budget di coppia per la settimana bianca 2024 si aggira attorno ai 3125 euro nelle nove località turistiche montane monitorate. Il calcolo si basa sulla media tra due soluzioni: pernottamento in hotel a tre stelle o in b&b. includendo anche icosti del viaggio e dello skipass (per 5 giorni). Le località più abbordabili sono Tarvisio (1.724 euro) e Pila (2.218 euro), mentre le più care – quelle che superano i 4.000 euro – sono Livigno (4.233 euro) e Cortina d’Ampezzo (4.405 euro). Sotto tale soglia resta Madonna di Campiglio, mentre Bormio e Courmayeur si posizionano sotto quota 3.000 euro.
Optare per la settimana bianca di Carnevale invece che per quella di Capodanno è un’ottima strategia per risparmiare. Pur essendo periodo di altissima stagione, permette un taglio di costi di circa il 40%. L’esborso medio è infatti di 1.880 euro (invece di 3.125 euro dalla settimana bianca a cavallo del primo dell’anno). Ed è Livigno la località che consente di abbattere maggiormente la spesa. Addirittura, di oltre la metà: da 4.233 euro di Capodanno si scende a 2.026 euro di Carnevale, una differenza del 109%.
Arma a doppio taglio
Anche il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso ha infine detto la sua sulle rilevazioni, constatando come “con il caro-energia oramai alle spalle da oltre un anno e una inflazione sotto controllo, gli aumenti applicati dagli operatori turistici” siano “un’arma a doppio taglio per il comparto del turismo” perché “gli italiani reagiscono all’aumento delle tariffe modificando le proprie abitudini e tagliando il numero di notti fuori casa”. Infatti, secondo i dati forniti da Demoskopika, si prevede un flusso turistico generale al ribasso, con pernottamenti in calo del 5,2%.