La nuova formulazione del Testo Unico del Turismo rappresenta un importante passo avanti nella gestione del fenomeno degli affitti brevi in Toscana. Il testo, approvato dalla Commissione Competente del Consiglio Regionale, è stato accolto con favore da Cgil Toscana e Cgil Firenze, Sunia Firenze e Toscana e Federconsumatori Toscana, che, in un comunicato congiunto, hanno sottolineato la necessità di questa regolamentazione per affrontare le sfide legate all’overturismo e all’emergenza abitativa nelle città toscane. “Finalmente la Regione mette a disposizione dei Comuni una pluralità di strumenti che possono rendere la regolamentazione adattabile ai contesti territoriali, differenziando le politiche tra le diverse zone urbane” – si legge nel comunicato. La norma non si limita a prevedere il blocco degli affitti brevi, ma introduce soluzioni più articolate e flessibili, in linea con quanto sperimentato nelle grandi città europee come Amsterdam, Parigi e Barcellona, esempi concreti di regolazione urbana.
Secondo i firmatari, ritenere che qualsiasi intervento regolativo sugli affitti brevi possa contrastare il diritto costituzionale alla proprietà privata rappresenta una visione superficiale e fuori contesto. Le esperienze europee dimostrano che misure di regolamentazione non solo non mettono in discussione i valori democratici, ma sono necessarie per trovare un equilibrio tra l’accoglienza dei turisti e la qualità della vita dei residenti.
Squilibri evidenti
L’overturismo, fenomeno che affligge molte città d’arte italiane ed europee, ha infatti generato squilibri evidenti. L’aumento degli affitti brevi ha portato a una progressiva espulsione dei residenti dai centri urbani, riducendo l’accessibilità abitativa soprattutto per le lavoratrici e i lavoratori. Lo stesso istituto di ricerca regionale Irpet ha evidenziato una correlazione diretta tra il fenomeno degli affitti brevi e la crescente emergenza abitativa. “È necessario mettere in grado le aree urbane di trovare un equilibrio tra l’ospitalità di chi voglia visitarle e la qualità dell’abitare di chi voglia risiedervi” – si legge ancora nel comunicato, che pone l’accento sull’urgenza di risolvere i problemi sociali vissuti dai cittadini toscani. L’accesso alla casa è diventato un problema serio per molte famiglie e lavoratori, spesso schiacciati tra gli elevati costi degli affitti e la scarsità di soluzioni abitative adeguate.
Le nuove misure contenute nel Testo Unico, se approvate in via definitiva, permetteranno ai Comuni di adottare strumenti di governance adeguati e differenziati, senza bloccare completamente il fenomeno degli affitti brevi ma ponendo limiti chiari e sostenibili. La regolamentazione, spiegano Cgil e Federconsumatori, non vuole essere un attacco al turismo, ma piuttosto un rilancio del modello turistico, che deve innalzare la qualità dell’ospitalità e dell’offerta imprenditoriale in modo sostenibile. “Noi vogliamo ribadire con forza l’esigenza di rilanciare un modello turistico che sappia innalzare la qualità dell’ospitalità, dell’impresa e del lavoro in questo settore, in modo sostenibile rispetto al diritto all’abitare all’interno delle nostre città”, concludono i promotori del comunicato.