domenica, 15 Dicembre, 2024
Turismo

Turismo italiano: segnali di rallentamento durante le festività

Dopo due anni di crescita straordinaria, il mercato del turismo in Italia mostra segnali di stabilizzazione e un leggero rallentamento. Per il periodo delle festività, il settore delle strutture ricettive si prepara ad accogliere circa 16,3 milioni di presenze, un risultato in calo dell’1,5% rispetto allo scorso anno. La flessione è dovuta in parte alla riduzione dei visitatori stranieri, un fenomeno che conferma le percezioni prudenziali degli operatori. Secondo le stime elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, basate su un sondaggio condotto su un campione di 1.225 imprenditori della ricettività, il quadro che emerge è improntato alla cautela. L’obiettivo principale per il settore è eguagliare i risultati della scorsa stagione, ma il mercato sembra mostrare una tendenza al rallentamento. Ma c’è ottimismo riguardo alle partenze last minute, che potrebbero dare un leggero impulso positivo. Due turisti su tre sceglieranno una città d’arte o una località montana, trainate in particolare dalle condizioni meteo favorevoli che promettono un’ottima stagione sciistica. La neve abbondante e il clima ideale rappresentano un fattore di crescita che ha già portato numerose prenotazioni nelle località montane.

Flessione generalizzata

La flessione attesa riguarda sia i turisti italiani, con un calo stimato dell’1,9%, sia i visitatori stranieri, in flessione dell’1%. La riduzione viene percepita sia dalle imprese alberghiere (-1,3%) che dalle strutture extralberghiere, dove la contrazione è più marcata (-2,1%). A livello geografico, le aspettative peggiori si registrano nel Centro Italia (-2%) e nelle regioni del Sud e delle Isole (-1,9%), mentre il calo è meno pronunciato al Nord Est (-1,4%) e al Nord Ovest (-1,1%).

“Il rallentamento del turismo non deve allarmare, ma va considerato un segnale da monitorare”, spiegano da Assoturismo Confesercenti. Dopo la corsa degli ultimi anni, era inevitabile una fase di stabilizzazione, ma il settore resta fiducioso nella capacità di adattarsi. La speranza è riposta nelle prenotazioni dell’ultimo minuto e nel possibile effetto positivo delle festività invernali sulle località turistiche più attrattive del Paese.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Confesercenti: consumi come 24 anni fa. Troppa “Pande-burocrazia”. Decreto Sostegni? C’è il rischio beffa

Angelica Bianco

Pnrr. Costantini (Cna): Coinvolgere Pmi. Rischio blocco da Pa inefficiente

Marco Santarelli

Turismo, spesa vacanze +16% e durata si riduce a meno di 10 giorni

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.