Tra Natale e Capodanno 11,5 milioni di italiani si metteranno in viaggio per trascorrere le festività fuori casa, segnando una netta ripresa rispetto allo scorso anno, quando l’inflazione aveva frenato i piani di molti. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè, che evidenzia non solo una maggiore propensione agli spostamenti, ma anche un incremento della spesa media a persona, che si attesta a 674 euro, in crescita del 12% rispetto al 2022. Le mete più gettonate per le vacanze natalizie sono le città d’arte, la montagna e la campagna, con una durata media del soggiorno di sei giorni. Ma i tempi di permanenza variano: il 23% dei vacanzieri trascorrerà al massimo tre giorni fuori casa, il 49% da quattro a sette giorni, il 21% da otto a quindici giorni e il 7% rimarrà in viaggio per un periodo ancora più lungo.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 44% degli italiani opterà per soluzioni gratuite, come seconde case o abitazioni di parenti e amici. Chi invece non ha accesso a queste opzioni sceglierà hotel, bed and breakfast e agriturismi, con questi ultimi che stanno vivendo una fase di grande rilancio grazie a offerte sempre più diversificate e innovative.
Agriturismi protagonisti
Le circa 26mila strutture agrituristiche italiane rappresentano una scelta sempre più popolare per le vacanze natalizie. Secondo Coldiretti, queste strutture stanno ampliando la loro proposta per attrarre un pubblico variegato, con servizi che spaziano dalle attività sportive e culturali al wellness, fino ai cammini naturalistici. Non mancano iniziative specifiche per le feste, come corsi di cucina dedicati alle specialità natalizie e tradizioni locali, che si affiancano a fenomeni in forte crescita come l’enoturismo, il birraturismo e l’oleoturismo. Questo dimostra come il cibo continui a essere il vero motore delle vacanze italiane: oltre un terzo della spesa complessiva dei vacanzieri sarà dedicato ai pasti e ai souvenir enogastronomici.
Turismo locale
La maggior parte degli italiani trascorrerà comunque le festività natalizie entro i confini nazionali, con quasi uno su cinque che sceglierà una località nella propria regione di residenza. Allo stesso tempo, si registra una ripresa del turismo internazionale, nonostante le tensioni geopolitiche che continuano a influenzare il settore.