Il Dipartimento di Giustizia ha accusato 14 cittadini nordcoreani di aver cospirato per utilizzare identità false al fine di ottenere impieghi nel settore dell’Information technology (IT) presso aziende e trasferire denaro nel loro Paese, violando le sanzioni USA. L’atto d’accusa, presentato mercoledì presso la corte federale del Missouri, sostiene che la cospirazione abbia generato circa 88 milioni di dollari tra aprile 2017 e marzo 2023. Tutti i 14 imputati sono accusati di cospirazione per violazione dell’International Emergency Economic Powers Act, oltre a cospirazione per frode telematica, riciclaggio di denaro e furto d’identità. Se condannati, rischiano fino a 27 anni di prigione. I cospiratori lavoravano per due aziende controllate dalla Corea del Nord, Yanbian Silverstar e Volasys Silverstar, con sede, rispettivamente, in Cina e Russia. Il Dipartimento di Stato ha annunciato una ricompensa fino a 5 milioni di dollari per informazioni sui cospiratori e altri associati alle due aziende. Queste società impiegano almeno 130 persone, ma molti altri lavorano per eludere le sanzioni e generare profitti per il regime nordcoreano. “Questa è solo la punta dell’iceberg – ha dichiarato Ashley Johnson, agente speciale dell’FBI di St. Louis – Il governo nordcoreano ha addestrato migliaia di lavoratori IT per perpetrare questo schema contro le aziende statunitensi ogni giorno”. “Per sostenere il suo regime brutale, il governo nordcoreano ordina ai lavoratori IT di ottenere impieghi tramite frode, rubare informazioni sensibili e dirottare fondi verso la Repubblica Popolare Democratica di Corea – ha affermato il vice procuratore generale Lisa Monaco – L’incriminazione di questi 14 cittadini nordcoreani espone la loro presunta evasione delle sanzioni e serve da avvertimento alle aziende globali: siate vigili contro questa attività dannosa del regime della RPDC”.
