Il presidente francese Emmanuel Macron, dopo un duro discorso televisivo, ha promesso di nominare un nuovo primo ministro nei prossimi giorni. Il Presidente ha parlato al paese dopo la sfiducia al primo ministro Michel Barnier. Resistendo alla richiesta di dimissioni, ha accusato le fazioni di sinistra e di estrema destra di aver causato la caduta del governo, criticando particolarmente il Rassemblement National di Marine Le Pen, che ha guidato l’opposizione. “L’estrema destra e sinistra si sono unite contro la Repubblica”, ha detto Macron. Nonostante il vuoto politico creatosi, Barnier resterà ad interim fino alla nomina del nuovo governo. “Pensano solo alle elezioni – ha detto il presidente riferendosi al partito di Le Pen, definendo il suo approccio “cinico” e portatore di “caos” – Da oggi inizia una nuova era. L’Assemblea nazionale ha il dovere di servire il popolo”. Il nuovo primo ministro dovrà ottenere l’approvazione da parte di un parlamento diviso. Dopo aver cercato di accontentare entrambe le fazioni scegliendo Barnier, Macron potrebbe ora consolidare il sostegno su un fronte. Nel suo discorso, non ha mostrato apertura verso Le Pen. Tuttavia, la leader di RN ha ribadito che si opporrà a qualsiasi tentativo di emarginare la sua fazione, dicendo: “Siamo contrari a un primo ministro di sinistra”. Il bilancio deve essere approvato entro il 21 dicembre. Secondo S&P Global Rating, se non viene rispettata la scadenza, una “legge sulla continuità fiscale” potrebbe evitare una chiusura, mantenendo le tasse e gli stipendi ai livelli del 2024. La proposta di legge del governo sfiduciato include 60 miliardi di euro di aumenti delle tasse e tagli alla spesa per ridurre il deficit al 5% l’anno prossimo, con misure impopolari come il rinvio dell’adeguamento delle pensioni. Quello di Barnier è il primo governo francese dal 1962 a cadere grazie ad una mozione di sfiducia.