Per i regali la spesa complessiva aumenta da 8,1 a 9,8 miliardi, mentre la tredicesima destinata ai consumi tocca quota 47,5 miliardi. Sono le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio che indicano come la spesa media delle famiglie a dicembre salirà a 1.906 euro rispetto ai 1.788 dello scorso anno. Un balzo che fa contenta Confcommercio. “Sarà un bel mese di dicembre per i consumi, e ci voleva. Il traino positivo del Black Friday con consumi pari a 4,1 miliardi (100 milioni in più dello scorso anno, tra i 220 e i 230 euro pro capite) si ripercuoterà anche su dicembre. Le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio su Natale e tredicesime sono infatti all’insegna dell’ottimismo, con numeri tutti in positivo. Cominciamo dicendo che il volume della tredicesima di dipendenti e pensionati, al netto di Irpef e contributi, sale dai 50,7 miliardi del 2023 ai 54,5 del 2024 e che quella disponibile per consumi aumenta da 41,3 a 45 miliardi. A questi ultimi numeri aggiungiamo la spesa dei lavoratori indipendenti – è Natale anche per loro – e il totale sale così a 47,5 miliardi in confronto ai 43,9 dello scorso anno. È l’effetto della conferma del taglio del cuneo fiscale, accoppiato al bonus Natale”
Un “sentiment” di ottimismo
La spesa media delle famiglie a dicembre sale così di 118 euro, da 1.788 a 1.906 euro, mentre per i regali di Natale quella pro capite aumenta da 186 a 207 euro e quella complessiva sale da 8,1 a 9,8 miliardi. “Non è un caso”, osserva la Confederazione, “d’altra parte, che sono positive anche le notizie sul ‘sentiment’: passa dal 73,2% al 79,9% la quota di chi effettuerà regali, sale dal 40,1 al 44,4% chi dichiara che quella per i regali di Natale è ‘una spesa che mi piace affrontare’ e scende dall’84,1 al 77,1% la quota di chi prevede un Natale molto dimesso”.
Inflazione giù lavoro
Su un piano più generale il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, evidenzia che “l’inflazione è sostanzialmente battuta, un fatto molto positivo, mentre l’occupazione è tornata a crescere e nel terzo trimestre c’è stata una crescita congiunturale dei consumi. Sembra che la prudenza delle famiglie stia lentamente cedendo, è ciò che ci serve per rilanciare la crescita. C’è solo un po’ di preoccupazione per il turismo”, osserva Bella, “con gli italiani che sembra siano andati più all’estero rispetto alle attese, potrebbe rivelarsi un problema di competitività del nostro Paese”.
Crescita più robusta
“Con l’inflazione sotto controllo, il buon andamento dell’occupazione e tredicesime in crescita”, commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “i consumi di Natale dovrebbero mostrare una maggiore vivacità rispetto all’anno scorso. Questa prospettiva, confermata anche dal buon andamento del Black Friday, fa sperare in una crescita più robusta nel 2025”.