Elon Musk ha richiesto a un tribunale federale di fermare la trasformazione di OpenAI in un’azienda a scopo di lucro. Gli avvocati del fondatore di Tesla, insieme alla sua startup xAI e all’ex membro del consiglio di OpenAI, Shivon Zilis, hanno presentato una richiesta di ingiunzione preliminare contro OpenAI. Questi documenti legali segnano un’escalation della disputa tra Musk, OpenAI e il suo CEO Sam Altman, coinvolgendo anche Reid Hoffman e Microsoft. Musk aveva inizialmente citato in giudizio l’azienda di intelligenza artificiale nel marzo 2024 in un tribunale di San Francisco, prima di ritirare e ripresentare il caso in un tribunale federale. Nella causa, guidata dall’avvocato Marc Toberoff, si sostiene che OpenAI abbia violato le leggi federali sul racket, note come RICO, oltre a presunte violazioni antitrust da parte anche di Microsoft. Gli avvocati di Musk chiedono che OpenAI sia proibita dal trarre vantaggio da informazioni sensibili ottenute illecitamente o dal coordinamento tramite interblocchi con Microsoft. L’azienda di AI ha ottenuto notevole successo con ChatGPT. Dalla nascita di xAI nel luglio 2023, Musk ha lanciato il chatbot Grok e sta cercando di raccogliere 6 miliardi di dollari, con una valutazione di 50 miliardi, in parte per acquistare 100.000 chip Nvidia. Gli avvocati di Musk accusano Microsoft e OpenAI di tentare di consolidare una posizione dominante escludendo i concorrenti dall’accesso al capitale. La presidente della Federal Trade Commission (FTC), Linda Khan, ha avviato un’indagine sulle collaborazioni tra sviluppatori di IA e fornitori di servizi cloud. OpenAI, lanciata nel 2015 come organizzazione non-profit, si è trasformata nel 2019 in un modello a profitto limitato e sta ora valutando una conversione in società di pubblica utilità a scopo di lucro. Il mercato dell’IA generativa è destinato a superare i 1 trilione di dollari di ricavi in un decennio, con la spesa per l’IA generativa in aumento del 500% quest’anno.