Arrestata all’aeroporto di Fiumicino, Maka Katibashvili, una 43enne georgiana ricercata a livello internazionale, ha concluso la sua lunga fuga ieri con l’arresto da parte della polizia locale al suo arrivo nello scalo romano. La donna è stata individuata mentre rientrava dalla Turchia. Maka Katibashvili era nella lista dei 100 latitanti più pericolosi e ricercata con ‘Red Notice’ dell’Interpol per omicidio volontario e violazione della legge sulle armi. Una Red Notice è un avviso diffuso dall’Interpol su richiesta di una forza di polizia nazionale. Secondo le autorità, la donna sarebbe affiliata all’organizzazione criminale georgiana di stampo mafioso ‘Thieves in Law’, composta da criminali violenti e membri di bande carcerarie provenienti dall’Unione Sovietica o dalle sue ex repubbliche, che seguono le tradizioni del “Mondo dei Ladri” sviluppatesi nel sistema carcerario stalinista durante la Grande Purga degli anni ’30. Accusata di aver partecipato all’omicidio di un connazionale a Bari nel dicembre 2012 durante uno scontro tra clan georgiani per il controllo di settori del business illegale, Katibashvili dovrà scontare ventun anni di carcere in Italia. Nel 2017, la donna aveva contratto un matrimonio di facciata con un cittadino georgiano che le permise di cambiare cognome e ottenere un nuovo passaporto. Dopo il trasferimento in Turchia, Katibashvili inviava denaro in Georgia. Grazie all’attività di rintraccio della latitante all’estero, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, in collaborazione con la Squadra Mobile di Bari, le forze di polizia turche, l’Esperto per la Sicurezza italiano in Turchia e il supporto del Ministero della Giustizia italiano nell’ambito delle attività diplomatiche, è riuscito a risalire alla sua nuova identità, creata per sfuggire alla giustizia italiana.