Christine Lagarde, direttrice della Banca Centrale Europea, ha incoraggiato i leader europei a dialogare con Donald Trump per evitare una guerra commerciale, sottolineando l’importanza della collaborazione rispetto alla ritorsione contro le tariffe proposte dal tycoon. Lagarde ha avvertito che una guerra commerciale potrebbe compromettere la crescita economica globale, per cui ha suggerito di adottare una “strategia del libretto degli assegni”, aumentando gli acquisti di beni USA come gas naturale liquefatto e attrezzature di difesa, per ridurre le potenziali tensioni. La direttrice della BCE ha espresso preoccupazione per la possibile applicazione di dazi USA fino al 20% sulle importazioni non cinesi, evidenziando i rischi per il surplus commerciale dell’UE con gli Stati Uniti. La Commissione Europea sta valutando l’ipotesi di includere un incremento degli acquisti di esportazioni statunitensi e un maggiore allineamento con le politiche commerciali americane. I commenti di Lagarde indicano un cambiamento strategico, esortando l’Europa a trasformare le minacce percepite in sfide che richiedono risposte proattive. Trump ha annunciato un’imposta del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, giustificata da preoccupazioni sulla sicurezza dei confini. La misura ha già spinto il Canada a considerare tariffe di ritorsione sui beni statunitensi. La prospettiva di una guerra commerciale si è ulteriormente complicata per via delle ulteriori minacce tariffarie di Trump sulle importazioni cinesi, motivate dalla necessità di affrontare il traffico di droga. Questi sviluppi evidenziano il potenziale impatto economico delle politiche commerciali del presidente USA eletto, rendendo l’appello di Lagarde alla negoziazione un passo cruciale per evitare ulteriori turbolenze economiche.