Per tutta la giornata di ieri l’infrastruttura elettrica dell’Ucraina si è trovata “sotto un massiccio attacco nemico”. “In tutta l’Ucraina si stanno verificando attacchi agli impianti energetici”, ha scritto il ministro dell’Energia German Galushchenko in un post su Facebook, aggiungendo che l’operatore della rete elettrica nazionale, Ukrenergo, ha “introdotto urgentemente interruzioni di corrente di emergenza”.
Nella capitale Kiev, dove l’allarme aereo è durato più di nove ore, i detriti dei missili sono caduti in uno dei quartieri della città, senza provocare vittime. Il fornitore di energia elettrica per la regione di Kiev, Dtek Kyivski Rehionalni Elektromerezhi, ha reso noto che “In conformità con l’ordine di Ukrenergo, sono state introdotte interruzioni di corrente di emergenza. I normali programmi di interruzione di corrente non sono in vigore”. Gli utenti sono invitati a risparmiare elettricità per contribuire a stabilizzare la rete. I funzionari locali hanno inoltre ordinato l’apertura dei ‘punti di invincibilità’, luoghi di rifugio dove le persone possono ricaricare i telefoni e altri dispositivi elettronici e rifocillarsi durante i blackout.
Putin: Kiev obiettivo dei nuovi missili balistici
Ieri il presidente russo Vladimir Putin all’incontro del Csto, l’alleanza militare tra paesi post sovietici ad Astana, in Kazakhstan, ha informato dell’inizio della produzione in serie dei missili balistici a medio raggio Oreshnik come quello che sarebbe stato sparato contro una struttura dell’industria militare ucraina la settimana scorsa a Dnipro. “Attualmente, il ministero della Difesa e lo Stato maggiore dell’esercito russo stanno selezionando gli obiettivi da distruggere sul territorio dell’Ucraina. Questi potrebbero essere strutture militari, imprese dell’industria della difesa o centri decisionali a Kiev”. Per il presidente russo il governo ucraino è “completamente illegittimo” e non ha il diritto di dare ordini alle forze armate, chi esegue tali ordini si rende “complice di crimini”. Ha infine sostenuto di essere a conoscenza di quanti missili i paesi occidentali hanno finora fornito a Kiev e quanti intendano ancora fornirne.
Putin: la Russia userà tutte le armi a disposizione se Kiev otterrà armi nucleari
Putin ha inoltre affermato che la Russia ha lanciato 100 missili e 466 droni sull’Ucraina negli ultimi due giorni (90 missili e 100 droni solo questa notte, colpendo 117 obiettivi) e che questi attacchi sono una risposta al lancio sulla Russia di missili Atacms americani. In questo quadro ha dichiarato che la Russia respinge qualsiasi tentativo dell’Ucraina di dotarsi di armi nucleari e che userà tutte le armi a sua disposizione se tale scenario dovesse verificarsi. Putin ha detto di ritenere praticamente impossibile per l’Ucraina produrre un’arma nucleare, ma che potrebbe essere in grado di realizzare una sorta di “bomba sporca”. Il New York Times aveva riferito la scorsa settimana che alcuni funzionari occidentali non identificati hanno suggerito che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden potrebbe fornire all’Ucraina armi nucleari prima di lasciare il suo incarico.
Usa, Biden prepara pacchetto di armi da 725 mln Usd per l’Ucraina
Intanto il presidente uscente Joe Biden sta cercando di rafforzare il governo di Kiev prima di lasciare l’incarico a gennaio, e starebbe preparando un pacchetto di armi da 725 milioni di dollari per l’Ucraina, hanno affermato ieri due funzionari statunitensi citati dall’agenzia Reuters.
Secondo un funzionario a conoscenza del piano, l’amministrazione Biden prevede di fornire una varietà di armi anticarro, mine terrestri, droni, missili Stinger e munizioni per i sistemi missilistici ad alta mobilità (Himars). Il pacchetto dovrebbe includere anche munizioni a grappolo. La notifica formale del pacchetto di armi potrebbe arrivare al Congresso già lunedì prossimo, ha affermato un funzionario.
Commissione europea e Ucraina firmano un’intesa per 18 miliardi di aiuti economici
Su X, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis si è detto “Onorato di firmare un memorandum d’intesa con l’Ucraina per conto dell’Unione europea per 18,1 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria per aiutare l’Ucraina a coprire le esigenze immediate. Fa parte dell’iniziativa del G7 per supportare l’Ucraina utilizzando i ricavi derivanti da asset russi immobilizzati, assicurandosi che l’aggressore paghi per i danni che ha causato”. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal segnala il “passo coraggioso” dell’Ue: “Questo non è solo un aiuto, è un precedente per ritenere la Russia responsabile dei suoi crimini e garantire che paghi per la sua brutale guerra di aggressione”, ha scritto Shmyhal su X ringraziando i leader Ue: “Questo è solo l’inizio: insieme sconfiggeremo la tirannia russa, ricostruiremo l’Ucraina e garantiremo un futuro radicato nella giustizia e nei valori europei”.
Josep Borrell (Ue): per l’Ucraina è l’ora della verità, l’Europa scelga
L’alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso di un’intervista con l’Ansa e altri media internazionali nel suo penultimo giorno in carica ieri, ha dichiarato che “Sull’Ucraina abbiamo raggiunto il punto di rottura: ora è il momento in cui le capitali europee devono scegliere davvero. L’anno scorso il conto per il sostegno a Kiev è stato di 125 miliardi, per il prossimo anno sarà di più. E gli Stati membri hanno detto no”, ha affermato. “Dobbiamo spiegare alla gente che cosa è a rischio, non nascondere i costi della guerra. E credo che non lo facciamo abbastanza: il conflitto per noi non è gratis, bisogna essere onesti”.