Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha annunciato a Bruxelles, durante il Consiglio dei Ministri della Cultura UE, il lancio del Piano Olivetti per la Cultura, un’iniziativa straordinaria da 30 milioni di euro destinata a rafforzare le biblioteche, soprattutto nelle aree periferiche e meno sviluppate d’Italia.
Questo piano si ispira alla visione innovativa di Adriano Olivetti, l’industriale di Ivrea noto per aver combinato sviluppo economico, progresso sociale e cultura.
Il Piano Olivetti rappresenta un’azione complementare al Piano Mattei, fortemente sostenuto dalla Premier Giorgia Meloni.
Entrambi i piani condividono l’obiettivo di promuovere una crescita equa e sostenibile, con un’attenzione particolare al ruolo sociale e culturale delle infrastrutture.
Se il Piano Mattei mira a consolidare rapporti internazionali e a promuovere lo sviluppo nei paesi africani, il Piano Olivetti si concentra sull’inclusione culturale, affidando alle biblioteche un ruolo cruciale come presidi di conoscenza e civiltà.
Giuli ha dichiarato che “le biblioteche sono l’infrastruttura culturale più diffusa in Italia, un capitale sociale straordinario per la loro capacità di inclusione ed educazione civica, soprattutto per i giovani e i meno abbienti”.
Questo investimento mira a valorizzare le biblioteche non solo come luoghi di lettura ma anche come spazi di cittadinanza digitale, aiutando chi non ha accesso alla tecnologia a colmare il divario digitale.
Innovazione digitale e sfide educative
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato dal Next Generation EU, il governo sta realizzando la Biblioteca Digitale Italiana. Questa piattaforma integrata raccoglierà risorse digitali provenienti dalle biblioteche, rendendole accessibili a tutti i cittadini. Inoltre, il Ministero promuove l’alfabetizzazione mediatica, insegnando ai cittadini a interpretare e valutare criticamente le informazioni online, un aspetto fondamentale in un’epoca dominata dalla disinformazione e dalle notizie sponsorizzate.
Giuli ha sottolineato il rischio che i giovani formino la loro conoscenza su fonti poco affidabili come Wikipedia, trascurando la profondità delle culture europee. “Dobbiamo garantire che le biblioteche continuino a rinnovare il loro ruolo civico, diventando baluardi dei valori culturali e sociali dell’Europa”, ha affermato il Ministro.
Parallelismi tra Adriano Olivetti ed Enrico Mattei
Il Piano Olivetti riflette la filosofia dell’omonimo industriale, che promuoveva la connessione tra sviluppo tecnologico e crescita umana. Allo stesso modo, il Piano Mattei – centrale nella visione politica della Premier Meloni – si propone di creare partenariati con i paesi africani, investendo in infrastrutture e promuovendo il patrimonio culturale locale. Entrambi i piani si fondano su una concezione della cultura come strumento di coesione e progresso.
Riconoscimenti internazionali e cooperazione
Durante il Consiglio, Giuli ha condiviso i risultati del G7 Cultura, tenutosi a Napoli sotto la presidenza italiana, evidenziando il sostegno all’Ucraina, il dialogo con i paesi africani e la tutela della creatività umana di fronte alle sfide dell’intelligenza artificiale.
Ha inoltre ringraziato la Slovenia per il progetto che unisce Nova Gorica e Gorizia come Capitale Europea della Cultura 2025.
A margine, il Ministro ha incontrato il suo omologo francese Rachida Dati, concordando una collaborazione nella prossima legislatura europea per rafforzare il sostegno alla cultura come pilastro dell’identità europea. Il Piano Olivetti emerge così non solo come un investimento economico, ma come un simbolo di una nuova visione culturale che collega passato, presente e futuro, rinnovando l’eredità di due figure chiave della storia italiana: Adriano Olivetti ed Enrico Mattei.