venerdì, 15 Novembre, 2024
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Dieci anni di Art Bonus, raccolto 1 miliardo di euro.

L’Italia scopre di essere un paese di filantropi e mecenati.

La sala Giovanni Spadolini del palazzo del Collegio Romano, intitolata a colui che fondò il Ministero dei Beni Culturali e per primo ricoprì l’incarico di ministro, ha fatto da cornice alla presentazione del decimo anniversario dell’Art Bonus.

La ricorrenza che è stata celebrata dal ministro Alessandro Giuli e dai suoi due sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi che ne hanno illustrato i risultati conseguiti.

L’Art Bonus è nato nel 2014 con la legge 83 mentre l’anno seguente viene assegnata alla società Ales la gestione, infine con la legge 208 viene stabilito il beneficio fiscale del 65%.

Infatti, i soggetti che intendono effettuare una donazione a favore di un bene culturale godono di un credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato.

In dieci anni di attività si è arrivati a raccogliere 1 miliardo di euro, ovvero una media di oltre 250 mila euro al giorno.

E’ interessante anche la ripartizione della raccolta: quasi 360 milioni provengono dai donatori della Lombardia, seguono Emilia Romagna, Piemonte e Toscana con circa 130 milioni e poi il Veneto con 110 milioni. Le regioni meno “sensibili” sono risultate la Valle d’Aosta con soli 500 euro e la Basilicata con 2500 euro.

In totale le donazioni sono state 44 mila, il 60% dei donatori sono persone fisiche mentre il restante 40% è rappresentato da enti e imprese.

In media ogni donazione ha superato dunque i 20 mila euro.

Gli importi raccolti sono stati utilizzati per finanziare o co-finanziare oltre 5 mila interventi.

Gli enti beneficiari sono stati 1700 (1300 effettivi poiché gli altri 400 sono in attesa di erogazione). Di questi beneficiari 800 sono comuni (quasi il 50%).

Tra i soggetti beneficiari vi è il Teatro alla Scala di Milano. La fondazione presieduta dal sindaco Giuseppe Sala, solo nel 2024, ha beneficiato di più di 5 milioni provenienti dall’Art Bonus mentre per la Fondazione Arena di Verona, presieduta dal sindaco Damiano Tommasi, ammontano a poco meno di 3,5 milioni i contributi erogati nel solo 2024, 1,8 milioni sono stati erogati nel 2024 alla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri. Solo 15 mila euro per la Fondazione Alcide De Gasperi di Pieve Tesino (Trento) presieduta da Giuseppe Tognon.

Per la gestione e la promozione dell’Art Bonus il ministero ha deciso da tempo di non occuparsene direttamente affidandone le relative attività alla Ales (acronimo di arte, lavoro e servizi). Si tratta di una società fondata alla fine degli anni ’90 e che nel 2014 si è fusa con la Arcus (acronimo di arte, cultura e spettacolo). Ales, oltre ad occuparsi dell’Art Bonus gestisce gli spazi delle settecentesche Scuderie del Palazzo del Quirinale. Presidente della società è Fabio Tagliaferri affiancato dal direttore Carolina Botti.

Anche il Parlamento ha iniziato ad interessarsi del fenomeno della filantropia e del mecenatismo grazie all’azione dell’Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano guidato da Cristina Rossello che ha dedicato un programma di approfondimento e di informazione riservato a deputati e senatori.

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