Un uomo si è tolto la vita, mercoledì, dopo aver tentato senza successo di entrare nella Corte Suprema del Brasile, evacuata dalle autorità in seguito a due forti esplosioni, distanziate di 20 secondi l’una dall’altra. Un agente di polizia ha riferito che l’uomo ritrovato morto nella piazza aveva addosso un ordigno esplosivo. Celina Leão, vicegovernatrice del distretto federale brasiliano, ha riferito che, per la polizia, l’uomo deceduto sarebbe il responsabile delle esplosioni. “Potrebbe essere stato un lupo solitario, come altri visti nel mondo – ha dichiarato Leão – Lo consideriamo un suicidio poiché c’è stata una sola vittima. Tuttavia, le indagini chiariranno la dinamica. Ha inizialmente fatto esplodere l’auto – ha continuato Leão – Poi ha cercato di entrare nella Corte Suprema, senza riuscirci, e sono seguite altre esplosioni”. I giudici hanno lasciato incolumi l’edificio dopo l’incidente, avvenuto poco dopo la chiusura della sessione di mercoledì. La polizia ha perlustrato l’area per individuare ulteriori ordigni esplosivi, mentre il procuratore generale del Brasile ha definito le esplosioni sui social media un “attacco”. La Camera dei Deputati brasiliana ha sospeso la sessione. L’incidente è avvenuto a Plaza dos Três Poderes di Brasilia, sede dei principali edifici governativi del Brasile. La Corte Suprema si trova di fronte al palazzo presidenziale, dall’altra parte della piazza. Un portavoce del presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha confermato che il leader 79enne non era nel palazzo presidenziale al momento dell’esplosione. Negli ultimi anni, la Corte Suprema è stata bersaglio di minacce da parte di gruppi di estrema destra e sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro,. Le esplosioni sono avvenute cinque giorni prima del vertice del G20 a Rio de Janeiro, sollevando significative preoccupazioni di sicurezza. Nei prossimi giorni è prevista anche la visita del presidente cinese Xi Jinping a Brasilia.